Passaggi a livello a Palese:il centrodestra rivendica la paternità dell’iniziativa
Non tarda ad arrivare la risposta del centrodestra barese all’indomani della conferenza stampa sulla messa in sicurezza dei passaggi a livello, tenutasi presso la sede della Giunta regionale, durante la quale il sindaco Michele Emiliano e il presidente della Regione Nichi Vendola, hanno illustrato i tempi e le modalità con le quali saranno messi in sicurezza 8 passaggi a livello, tra quelli ritenuti più a rischio, con un investimento pari a 25 milioni di euro, a fronte dei 700milioni che occorrerebbero per eliminarli definitivamente e per realizzare degli interramenti. Il centrodestra, alla luce degli ultimi avvenimenti, rivendica la paternità dell’iniziativa, risalente a dieci anni orsono, quando l’ingegner Bosco elaborò uno Studio di fattibilità inerente alla problematica, durante l’amministrazione di Di Cagno Abbrescia, il quale a due anni dalla scadenza del suo mandato cercò di trovare una valida soluzione. Si procedette quindi con lo Studio di fattibilità, approvato anche da RFI (Rete Ferroviaria Italiana), ma poiché i tempi, quando si tratta di opere pubbliche, tendono a dilatarsi, il mandato di Di Cagno giunse alla sua naturale fine e il progetto fu accantonato.“Ci sorprende che il primo cittadino a soli 5 mesi dalla scadenza del suo mandato decida di trovare una soluzione ad un problema oramai decennale, quando per anni l’ha accantonato continuamente, in alcuni casi opponendosi apertamente. Appare evidente che si tratti di una manovra prettamente politica” ha sentenziato il consigliere comunale, Peppino Loiacono, il quale ha poi illustrato i vari passaggi avvenuti durante il governo di centrodestra. Già allora si cercò di trovare valide ipotesi tecniche per poter superare un problema che non solo metteva a rischio la vita dei cittadini baresi, ma che continuava a creare una cesura tra le diverse parti del nord barese, creando soprattutto enormi disagi alla popolazione, costretta a fare i conti quotidianamente con ritardi e ritmi frenetici, legati proprio alla presenza dei passaggi a livello. Basti pensare che ogni giorno, nel nord barese, passano ben 200 treni. Questo ovviamente porta “ritardi e disagi a tutti coloro che sono costretti a raggiungere il proprio posto di lavoro o la scuola del proprio figlio, situata dalla parte opposta – ha sostenuto il consigliere Stefano Miniello – I residenti di Palese, Santo Spirito, San Pio ed Enziteto vivono giornalmente questa situazione, che rende difficile la quotidianità”. Se da una parte l’opposizione è consapevole che la realizzazione di interramenti, soprapassi e sottopassi carrabili e non, sarebbe un intervento necessario alla comunità, è allo stesso tempo consapevole che, non potendo recuperare una cifra così elevata, sarà impossibile portare a termine interventi siffatti. Sono ben 40 i passaggi a livello compresi tra Barletta e Lecce, una quantità cospicua, che richiede quindi un enorme investimento, “che di sicuro non sarà mai disponibile, quindi appare evidente il tentativo del sindaco Emiliano di voler recuperare il consenso politico di una fetta di popolazione barese, con queste promesse a 5 mesi dalla scadenza del mandato” ha dichiarato il consigliere Angelo Delle Fontane.
Nicole Cascione
Pubblicato il 31 Ottobre 2013