E’ ancora emergenza idrica a Bari vecchia, malgrado le segnalazioni dei mesi estivi appena trascorsi, la situazione non è cambiata. Infatti, sono di ieri mattina le ultime lamentele di famiglie residenti in diverse zone del Borgo Antico, famiglie che tornano disperate sulla carenza di acqua nelle loro case, specie in quelle ai piani superiori. Eppure solo a giugno scorso s’è svolta nella sede del Circolo Acli – Dalfino un’assemblea pubblica a cui avevano partecipato rappresentanti e tecnici dell’Ente Autonomo Acquedotto Pugliese, ma anche comunali e del Comitato di Quartiere “Bari Vecchia”, con la presenza di numerosi cittadini… assetati allo stremo. Sono state fatte promesse –le solite…- circa la risoluzione del grave problema, ma ancora oggi la situazione non è cambiata. Anzi, non è più sostenibile: l’erogazione idrica più che essere un servizio pubblico, è un vero e proprio disagio, un “calvario” pubblico, a cui si deve dare una soluzione definitiva, ma quando?, si chiedono un po’ tutti nei vicoli. Michele Fanelli, già consigliere comunale e vicepresidente del Circolo ‘Acli/Dalfino’ conosce bene il problema. E spiega: . Insomma, invece della pressione, a salire è solo la rabbia, le istituzioni preposte quali AQP e Comune dovrebbero intervenire urgentemente, specie dopo tutte le promesse fatte e non mantenute. E per risolvere il problema, in fondo, basterebbe definire una volta per tutte la messa in opera e funzionalità della maxi cisterna che debba garantire un’erogazione continua dell’acqua tramite aumento della pressione, che, come si apprende giornalmente da diversi anni, è scarsa o nulla e questo in conseguenza al fatto delle aperture di varie attività commerciali e di ristorazione, pizzerie, che, per le loro attività, utilizzano copiosamente l’acqua a cui si aggiunge anche l’arrivo e la permanenza nel porto di Bari delle grandissime navi da crociera (che per fortuna qui sostano facendo scendere nella città vecchia molti turisti). Navi che, inutile dirlo, tutte necessitano di erogazione idrica costante e massiccia, ma tutto ciò, avviene a discapito dei cittadini che lamentano il disservizio della pubblica erogazione. Aggiunge l’indomito Fanelli, da anni in prima linea sulla questione: l’arrivo dell’acqua in tutte le abitazioni di Bari vecchia, sia quelle poste al piano terra sia a piani superiori. I cittadini sono esasperati di una siffatta situazione e stanchi di ascoltare promesse istituzionali non concretizzate>. In tutti questi anni sia nel Circolo Acli – Dalfino e sia nella sede del Comitato di Quartiere “Bari Vecchia”, si sono raccolte firme per fronteggiare il problema, organizzati diverse Assemblee pubbliche senza però, fino ad oggi, aver raccolto risoluzioni adeguate. Scontato, dunque, l’invito rivolto all’Acquedotto e al Comune per intervenire, aumentando tecnicamente la pressione dell’acqua, altrimenti i cittadini, vedendosi privati ancora di un pubblico servizio, saranno costretti a ritornare in piazza, dando sfogo a tutta l’amarezza e la delusione maturate nel corso degli anni.
Francesco De Martino
Pubblicato il 27 Settembre 2013