Cultura e Spettacoli

Pasticciotto ‘nero, sapori di Puglia e polemiche

Oggi a Roma, in via Toscana, nei pressi dell’ambasciata USA è previsto un certo  affollamento. Due i motivi di richiamo : Obama e il furgone della ditta Bisconti. Il primo è in visita ufficiale nel nostro paese, il secondo è lì per cogliere la palla al balzo, cioè distribuire gratuitamente cinquemila ‘Obama’ prodotti dalla ditta salentina.  Spieghiamo un po’ di cose : Angelo Bisconti (Monteroni 1970) è un apprezzatissimo pasticciere di Campi Salentina. Quando Obama arrivò alla Casa Bianca ebbe la buona idea di dedicare una sua creazione al primo presidente di colore della storia statunitense (la storia della gastronomia è ricca di questi casi : pizza Regina Margherita, filetto alla Wellington, Bistecca alla Bismark…). L’Obama in questione altro non è che una versione al cacao di un dolcetto in pasta frolla alla crema tipico del  leccese : il pasticciotto. Chi l’ha assaggiato lo definisce un prodotto eccellente. Ma l’Obama non è l’unica chicca della nostrana tradizione pasticciera. Cosa, allora, ha fatto la differenza? Due cose : il nome (Obama suona bene) e il logo del prodotto : la ben riuscita caricatura di un Presidente che sorride a trentadue denti. Il resto lo ha fatto un lavoro indefesso di distribuzione e promozione con i mezzi di cui può disporre un’impresa di piccole dimensioni. Troppo poco, comunque, per ambire al mercato nazionale, salvo disporre di un fido bancario a sei zeri, cosa molto difficile in questi tempi. Ma se la Fortuna si mette di mezzo… L’estate scorsa il direttore del giornale Vanity Fair, Luca Dini, era in vacanza a Gallipoli. Una mattina entra in un bar per fare colazione e col cappuccino si vede servito un pasticci tto ‘nero’. Incuriosito, chiede lumi. Quando ne apprende il nome si scandalizza. Poi sul suo blog passa all’attacco, parla di razzismo strisciante, di negativa “percezione del diverso”… Toccato, Bisconti reagisce sventolando un attestato di stima, di cui più avanti, la cui provenienza sgretola ogni accusa di razzismo. La polemica ha fatto da cassa di risonanza per il pasticciotto che, da essere conosciuto nel solo Salento, è adesso di colpo (e a costo zero) prodotto di dominio pubblico. Ed ecco spiegata la presenza di Bisconti a Roma e la sua clamorosa promozione. Quanto a Luca Dini ci limitiamo ad osservare questo : Allora che Obama si insediò, Berlusconi gli diede dell’”abbronzato”. Intelligentemente,  il presidente USA snobbò la pulce italiana. Quando Bisconti creò il suo Obama ricevette dal console USA in Italia una lettera di lode per l’iniziativa del pasticciotto, iniziativa definita “intelligente poiché anche attraverso un dolce si possono intensificare i rapporti di amicizia tra Italia e Stati Uniti”.

 

Italo Interesse

 

 

 


Pubblicato il 27 Marzo 2014

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