Cronaca

Pediatrico di Bari: “Semaforo verde dal Ministero della Salute”

L'assessore regionale alla Salute impegnato a tracciare la strada verso l’autonomia dell’ente

Sull’autonomia aziendale del Pediatrico ‘Giovanni XXIII’ di via Giovanni Amendola a Bari, l’assessore alla Sanità Piemontese è pronto a definire quel percorso amministrativo/burocratico per renderlo finalmente “ente autonomo”, Ed essere autorizzati a procedere con la definizione, dunque, d’un percorso che porti direttamente al riconoscimento del <<Giovanni XXIII>> come polo pediatrico autonomo, è la prima e fondamentale richiesta avanzata dall’assessore alla Sanità della Regione Puglia Raffaele Piemontese, al tavolo convocato l’altro ieri a Roma, dal Ministero della Salute. La riunione col sottosegretario barese alla Salute Marcello Gemmato e la struttura operativa del Ministero, a cui ha partecipato, appunto, l’assessore Raffaele Piemontese col capo Dipartimento della Regione Montanaro rappresenta senza dubbio ottimo viatico. Così, infatti, hanno concordato pure il direttore generale del Policlinico di Bari Sanguedolce, il direttore amministrativo Capochiani e il direttore generale Asl/Bari Fruscio, avendo tutti aperto quel <<confronto costruttivo per definire il percorso amministrativo che porti allo scorporo del pediatrico ‘Giovanni XXIII’ oggi presidio ospedaliero del Policlinico universitario barese. “Il nostro obiettivo – ha quindi spiegato Piemontese – è sempre quello di offrire alle famiglie pugliesi un’assistenza sanitaria di alto livello dedicata alle esigenze specifiche dei bambini. Al Ministero abbiamo proposto di poter verificare direttamente le condizioni per procedere alla creazione di un ente pediatrico autonomo, compatibile con gli equilibri complessivi del bilancio regionale”. L’obiettivo? Superare la fase “transitoria” per evitare quelle incertezze legate al doppio passaggio amministrativo, una problematica sollevata da diversi medici dopo la manifestazione di interesse conclusa dal Policlinico di Bari. “Nel rispetto della legge regionale, vogliamo garantire un percorso chiaro di creazione di un ospedale di riferimento pediatrico per il Mezzogiorno, che metta al centro la salute dei bambini, e offra stabilità e riconoscimento a medici e personale sanitario”, ha concluso l’assessore Piemontese. Anche il consigliere regionale (di Fratelli d’Italia) Tommaso Scatigna s’è fatto sentire sull’argomento: “L’autonomia del Pediatrico di Bari è di fondamentale importanza per garantire quel sacro diritto alla salute dei bambini rispetto al quale non si possono e non si devono fare freddi calcoli burocratici. Nei mesi scorsi mi sono battuto -ha spiegato ancora Scatigna – affinché lo scorporo del cosiddetto ‘ospedaletto’ diventasse realtà e quindi mi preme ringraziare il Sottosegretario alla Sanità Marcello Gemmato per il vertice convocato nelle scorse ore al Ministero a Roma volto a fare il punto della situazione con i rappresentanti della Regione Puglia e garantire tempi celeri per lo scorporo”. Il passaggio provvisorio sotto l’ala dell’Azienda Sanitaria Locale barese del pediatrico – atto propedeutico al vero e proprio scorporo dal Policlinico Universitario per diventare azienda autonoma – dev’essere rapido nella sua transitorietà. Perché oggi, il Giovanni XXIII può usufruire d’una convenzione col Policlinico di Bari, che significa, sotto il profilo della gestione medica, i professori universitari possono operare nell’ambito delle strutture gestite dal Policlinico, pediatrico compreso. Col passaggio all’Asl/Bari verrebbe logicamente meno questa sinergia, col risultato che i pazienti dovrebbero migrare al Policlinico, dove non ci sono né gli spazi e nemmeno attrezzature idonee per garantire efficaci standard qualitativi di cura. (Andelu)


Pubblicato il 26 Marzo 2025

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