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“Pensiamo solo a noi, il rinnovo mi piacerebbe”

SSC Bari, il bomber Mirco Antenucci

Il gol è tutto per un attaccante ma anche l’assist ed il contributo per la squadra e Mirco Antenucci, in quattro stagioni in biancorosso ne ha segnati ben cinquantotto senza mai tirarsi indietro e mettendoci sempre la faccia. Un rigorista cecchino ma soprattutto di grande generosità, mai una polemica ed ha sviluppato da subito una grande amicizia con il capitano Valerio Di Cesare che in sua assenza ne fa le veci. Insomma uno di quei leader che ogni allenatore vorrebbe e che la società dovrebbe pensarci e non ridursi all’ultimo per rinnovargli il contratto ma almeno per il momento c’è una situazione di stallo. Ieri in conferenza stampa ha parlato Mirco Antenucci ed ha toccato diversi temi, partendo dalle restanti gare e dualismo creato da altri con il Genoa: “Mancano cinque partite alla fine. Può sembrare scontato ma dobbiamo affrontare una partita dopo l’altra, senza fare troppi progetti. Psicologicamente e fisicamente noi stiamo bene, non so gli altri come stanno. Genoa? Non abbiamo mai pensato ad altre squadre, sia l’anno scorso che quest’anno. Non mi interessa fare polemiche, ma sicuramente una squadra retrocessa ha più pressione rispetto a una squadra appena promossa dalla Lega Pro. Loro sono forti, hanno sei punti di vantaggio e sono la squadra da battere”. Sul Pisa: “E’ una squadra forte, lo sappiamo anche all’andata ha fatto una bella partita, ma noi guardiamo sempre a noi ed al nostro cammino ed andremo lì per trarre il massimo”. Sul peso dei punti nel finale di campionato: “E’ scontato che quando arrivi nelle ultime dieci partite inizia un altro campionato perché i punti pesano di più e le squadre tendono scoprirsi meno”. Sulla concorrenza in attacco: “Siamo tanti, l’allenatore poi sceglie la migliore da questo punto di vista. Noi cerchiamo di metterci in difficoltà tra compagni di squadra e in maniera sportiva. C’è massima disponibilità ad accettare qualsiasi scelta per il bene del Bari”. Proprio in quest’ultimo passaggio sincero e schietto dall’alto della sua esperienza ed oltre 200 gol in carriera Antenucci ha evidenziato ancora una volta la sua maturità e disponibilità nei confronti dello spogliatoio. Sull’obiettivo serie A dove il Bari non può più nascondersi, lo dice la classifica anche se dietro ci sono squadre con un monte ingaggi superiore e sulla carta che erano partite con ambizioni diverse: “La responsabilità ce l’hanno tutti i professionisti del mondo. C’è un presidente che ti paga, tifosi che pagano il biglietto per seguirti e sostenerti: è normale che noi vogliamo dare più soddisfazioni possibili a Bari e alla società. Siamo orgogliosi del percorso fatto sinora, non molliamo adesso, lotteremo sino alla fine”. Non deve esister la parola pressione anzi il Bari del secondo tempo contro il Como ha avuto una reazione veemente che ha portato al pari e per poco anche alla vittoria: “A volte nel secondo tempo è più facile trovare spazi in più. Giocando con gli esterni larghi hai più ampiezza. Sono decisioni che prenderà il mister di volta in volta”. Sul rapporto bellissimo con il capitano Di Cesare: “Valerio è il simbolo di questa squadra, è venuto in D lasciando la Serie A e questo già fa capire che persona sia e quanto stia facendo bene quest’anno. Il limite non è nell’età ma nella testa e lui lo dimostra”. Insieme con Cheddira hanno messo a referto ben ventiquattro reti, un dato che arriverebbe a trentuno con quelle di Folorunsho. Sulla coppia gol con Cheddira, Antenucci ha risposto: “Wall ha dimostrato di poterci stare alla grande in Serie B, sono contento ma bisogna cercare di migliorarsi”. Una chiosa anche sul percorso da diesse, realizzato anche questo insieme a Valerio Di Cesare: “Vorrei però continuare da calciatore per ora. Questo è un percorso di conoscenza, approfondimento ed è importante formarsi e vedere cosa c’è oltre il calcio giocato. L’anno prossimo però vorrei essere in campo. Ovviamente provi a immaginare cosa succederà dopo ma dobbiamo farlo senza assilli. Avevo giocato con Polito tanti anni fa (a Catania, ndr), l’ho ritrovato in un altro ruolo ma i risultati che ha ottenuto qui parlano per lui”. Il titolo lo ha dato il giocatore stesso perché ha svelato che da principio di quando ha scelto Bari, sognava un doppio salto: “Quattro anni fa ho sposato la sfida più importante della mia carriera sul piano professionale. Immaginavo di poterci giocare la possibilità del doppio salto sin dal primo giorno. Sono contento del momento che stiamo vivendo e ci proveremo fino alla fine”. Un Antenucci motivatissimo che ha però la testa a concludere la stagione nel migliore dei modi ed il rinnovo di contratto ha fatto intendere che non dipende solo da lui: “Non credo tanto alla riconoscenza nel calcio. Sono stato scottato più volte. Se uno rimane in un posto è perché merita di starci e si crede che possa dare una mano al club. Sarei onorato e felice di proseguire qui a Bari”. Un’ultima battuta sul rapporto con il tecnico Mignani: “I risultati aiutano a crescere sempre di più, ho visto il mister migliorato rispetto all’anno scorso”. Domani parlerà il tecnico Mignani e nel primo pomeriggio la squadra partirà alla volta di Pisa. (Ph. Tess Lapedota).

Marco Iusco


Pubblicato il 21 Aprile 2023

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