Pentecoste, il giorno in cui nasce la Chiesa e l’uomo diventa libero
Domenica 8 giugno si celebra una delle feste più importanti dell'anno liturgico

Domenica 8 giugno, la Chiesa cattolica celebra la solennità della Pentecoste, una delle feste più importanti dell’anno liturgico, i 50 giorni dopo la Pasqua, fine del tempo Pasquale, ritorno all’ ordinario, soprattutto memoriale della discesa dello Spirito Santo sugli Apostoli e Maria e della creazione della Chiesa. Insomma, tanta roba. Ne parliamo in questa intervista con il sacerdote guanelliano don Enzo Bugea Nobile, parroco a Messina, Superiore dell’Opera Don Guanella per Calabria e Sicilia, raffinato teologo e pastore instancabile.
Don Enzo, che cosa è Pentecoste?
“Molto di più di un evento miracoloso, è il tempo nel quale la storia individuale dell’uomo incontra lo Spirito Creator. E lo Spirito, come Dio, non impone nulla, ispira, non obbliga, ma muove. La discesa dello Spirito Santo è segno di rinascita interiore e collettiva che fonda la comunità cristiana e con essa una nuova antropologia: l’uomo abitato dal divino”.
Che cosa è lo Spirito?
“Per sua stessa definizione, sfugge ad ogni definizione, soffia dove vuole, senza forma. Nel cristianesimo lo Spirito diventa persona, terza persona della Santissima Trinità, Donum Dei per eccellenza”.
Ma si rende visibile…
“Con la Pentecoste, si rende visibile e udibile, come lingue di fuoco che si posano sui presenti, fuoco purificatore ed illuminante, esprime l’irruzione del divino nella storia, incontro tra eterno e temporale. Non è un fuoco che distrugge, ma crea, trasfigura”.
Si ha il miracolo delle lingue…
“Una delle immagini più potenti della Pentecoste, è il miracolo delle lingue, ciascuno comprende nella propria lingua materna. È il controcanto alla torre di Babele, dove l’orgoglio umano crea frammentazione. Qui, invece, lo Spirito crea unità nella diversità. È la nascita dell’universalismo cristiano, pluralità riconciliata”.
Con la Pentecoste nasce la Chiesa…
“Infatti, con la Pentecoste nasce la Chiesa, non intesa quale istituzione, ma corpo vivente dello Spirito. La Legge nuova è scritta nei cuori e non più su tavole. E supera la Legge mosaica. La salvezza non è più nel rigoroso e formale rispetto della norma, ma nella libertà dell’amore. Dio e l’uomo coabitano nella libertà della fede, l’autorità non si fonda sulla forza, ma sulla Verità che persuade. La Pentecoste è anche un evento storico, avviene in un determinato momento, nel giorno in cui gli Ebrei celebrano il dono della Torah. Però lo Spirito non si limita ad un popolo, varca i confini etnici, religiosi e culturali. È l’inizio dell’universalismo cristiano come forza storica. Lo Spirito Santo non costruisce imperi, ma coscienze, dove c’ è lo Spirito, c’è libertà e come insegna Sant’ Agostino la libertà è la più alta forma di amore:” Dilige ed quod vis fac, ama e fa’ quel che vuoi”.
Bruno Volpe
Pubblicato il 6 Giugno 2025