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Per il Bari il valore aggiunto si chiama Mirco Antenucci

Questo Bari guidato da mister Michele Mignani ed ideato da Ciro Polito, il deus ex machina, vanta  ben due capitani: da una parte Valerio Di Cesare che anche durante le feste natalizie sta correndo sul manto erboso del San Nicola per cercare di accorciare i tempi e sperare in un recupero lampo, e dall’altra parte il lupo di Rocca Vivara (nativo del Molise) ovvero Mirco Antenucci che ha ereditato la fascia al braccio del suo amico infortunatosi. Nelle ultime nove partite Antenucci è andato a rete ben sette volte di dieci complessive, fornendo assist altrettanto decisivi e realizzando il non-gol più bello quando dopo aver segnato la sua 199ovesima rete contro il Potenza, il 22 dicembre, ha ceduto la battuta da dischetto al suo compagno di squadra Andrea D’Errico, puntualmente trasformato. Ed in quel caso l’abbraccio dei compagni, contemporaneamente al gol festeggiato è andato anche al numero sette biancorosso, che mette in risalto quanto questo Bari sia coeso, unito e Mirco Antenucci sia in assoluto il leader incontrastato. Un giocatore che ha accettato tre panchine di fila salvo poi riprendersi il posto da titolare e tornare al gol e all’assist in quel di Campobasso, dove al termine della partita quasi un a cinquantina di famigliari ed amici, nel rispetto delle norme Covid, gli chiesero foto di gruppo, individuali, dandogli il ‘cinque’ per ringraziarlo ed omaggiarlo nella sua terra, il Molise. Un Antenucci che in conferenza stampa di recente, a distanza di un anno circa, ha chiesto scusa per il suo gesto estremo che dopo una partita vinta con suo gol contro il Catanzaro mimò un brutto gesto verso la tribuna, complice una stagione nata male e finita peggio, con una guida tecnica pessima sotto tutti i punti di vista specie dal punto di vista umano, il quale ad oggi sta fallendo dal punto di vista tecnico anche in quel di Pescara, ma soprattutto va ricordato che avvenne in uno stadio semi-vuoto del San Nicola, senza tifo e solo con addetti ai lavori e sponsor accreditati. Lo score dell’ex giocatore di Torino, Ascoli, Leeds, giusto per menzionare alcuni club, è di ben quarantacinque reti realizzate in tre stagioni, lui che è stato già capitano a lungo nella Spal, costituisce un valore aggiunto e fondamentale per il Bari. Da lui dovrebbero prendere esempio tutti i compagni che stanno trovando meno spazio, perché con la cultura del lavoro e sacrificio, ci si ritrova lo spazio desiderato ed ambito e soprattutto con l’obiettivo di remare sempre dalla stessa parte.A livello individuale Antenucci ha nel mirino, superare Raffaele ‘Lele’ Costantino ex aequo a 45 (ma davanti per aver segnato in A e B), Protti a 46 ed a 47 Ciccio Caputo. Ma sappiamo benissimo che la punta biancorossa ha come primo obiettivo portare il via il Galletto da questa categoria e farà di tutto, vendendo cara la pelle per centrare l’oby. Si ritornerà in campo il 9 gennaio a Viterbo contro il Monterosi dove ha già segnato all’andata e nella scorsa stagione realizzò la rete di apertura del match contro la Viterbese del leone Tounkara, quest’ultimo in B al Cittadella. (Ph. Tess Lapedota).

M.I.


Pubblicato il 29 Dicembre 2021

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