Per le amministrative del prossimo anno situazione di stallo, o quasi
L'appello del leghista Romito a individuare entro settembre il candidato sindaco del centrodestra, per non lasciare tutti i civici al fronte opposto
Per le prossime amministrative a Bari, “se Atene piange, Sparta non ride”. Infatti, se la scelta per il dopo Decaro nel centrosinistra barese non si presenta affatto facile, a seguito sia della confusione interna al maggior partito della colazione, il Pd, che dei rapporti di quest’ultimo con i civici ed il M5S, nel centrodestra locale la situazione è parimenti ingarbugliata da altri fattori politici che rendono altrettanto complicata l’individuazione rapida del candidato sindaco che, dopo 20 anni, dovrebbe tenare di riportare la coalizione di centrodestra alla guida della città. Ma mentre il centrosinistra barese ha già avviato “i motori” per uscire dalla situazione di stallo politico in cui versa la coalizione ad un anno esatto dall’elezione del nuovo sindaco ed il rinnovo dell’Assemblea cittadina, dandosi come priorità il metodo per l’individuazione di un candidato sindaco unitario ed il “campo largo” da realizzare a suo sostegno mettendo insieme civici ed M5S, sul fronte opposto, ossia il centrodestra, la situazione sembra invece ferma all’unica certezza che per la scelta del prossimo candidato sindaco non si debba far ricorso alle primarie. A tentare di spronare la coalizione che, con la premier Giorgia Meloni, dallo scorso autunno governa a Palazzo Chigi, ma che a Bari ed in Puglia da quasi due decenni consecutivi è fuori da tutte le principali stanze locali “dei bottoni”, è intervenuto con una nota l’ex consigliere comunale leghista barese Fabio Romito, che – come è noto – da alcuni mesi ha rinunciato allo scranno nell’aula “Dalfino”, essendo passato su quello dell’aula regionale di via Gentile, dove il collega di partito Davide Bellomo gli ha lasciato il posto, a seguito dell’elezione a Montecitorio lo scorso settembre, nel collegio camerale dell’uninominale di Bari. Infatti, nella nota Romito ha esordito dicendo che “le forze del centrodestra barese devono avviare un dialogo serrato per costruire il dopo Decaro al Comune”. Per l’esponente barese del “Carroccio” la recente sconfitta del centrosinistra a Brindisi apre a “nuovi scenari possibili” per il 2024 anche nel capoluogo pugliese, dove – sostiene Romito – “il centrodestra deve fare quanto è nelle sue possibilità per non lasciarsi sfuggire l’opportunità di restituire a Bari un volto all’altezza dei tempi”. Però, il neo-consigliere regionale barese del partito di Matteo Salvini non limita il suo appello al centrodestra locale soltanto a non perdere l’opportunità riveniente dall’onda lunga del governo Meloni e che alle amministrative dello scorso maggio ha visto anche in Puglia una significativa inversione di tendenza, a cominciare dal capoluogo Messapico, ma – si legge nella nota – “parla chiaro e tondo e per primo apre gli scenari della futura campagna elettorale del prossimo anno” all’interno del fronte politico costituito, come è noto, tradizionalmente da Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega. Infatti, Romito ha proseguito affermando: “Il centrodestra della Città di Bari deve ritrovare nuova linfa e nuovo protagonismo”. Perciò l’appello di Romito all’intero centrodestra barese è quello di non lasciare che “il centrosinistra dialoghi da solo con i cosiddetti civici”, ricordando che i partiti di centrodestra non hanno “mai avuto preclusioni né pregiudizi verso alcuno, meno che mai di tipo ideologico”. E, rivolgendosi ancora ai compagni di viaggio della sua coalizione, Romito rileva: “la politica per il centrosinistra spesso si riduce ad una continua rappresentazione teatrale, in barba ad ideali e valori.”, per poi proseguire con l’appello affinché l’intero centrodestra barese possa rivolgersi a tutti “quei civici che vogliono costruire un volto diverso per la città di Bari”, con l’avvertenza che “entro l’inaugurazione della prossima Fiera del Levante, il centrodestra deve avere il suo candidato sindaco” a Bari, affinché la coalizione di cui fa parte ritrovi “il piglio e la grinta di chi crede fermamente in sé stesso”. E, quindi, nella possibilità di poter ritornare a vincere anche al Comune di Bari. In effetti, con questo appello Romito verosimilmente si rivolge a “suocera”, vale a dire ai colleghi baresi del centrodestra, affinché “nuora” intenda, ossia a Roma i vertici di Fdi, Fi e Lega sciolgano quanto prima il “nodo” del candidato sindaco di Bari per il 2024. Infatti, atteso che nel centrodestra barese questa volta non saranno le primarie ad individuare il nome da proporre agli elettori come Primo cittadino, la scelta non potrà che essere definita a tavolino dai vertici nazionali delle sigle del centrodestra, per poter poi realizzare una coalizione più ampia a livello locale con i civici. Ma per far ciò evidentemente è necessario non tardare, per non perdere “colpi” e, quindi, possibilità di alleanze anche locali, che sarebbero sicuramente determinanti nel 2024 per una coalizione che al Comune di Bari non vice da vent’anni.
Giuseppe Palella
Pubblicato il 9 Giugno 2023