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Per le regionali Emiliano arruola l’Udc all’insaputa degli alleati

Il segretario del Pd pugliese, Michele Emiliano, anche candidato alle primarie del centrosinistra per la guida della coalizione alle prossime regionali, ha arruolato l’Udc pugliese tra le forze che nella primavera del 2015 sosterranno il vincitore delle primarie di fine novembre a candidato presidente della Regione. Un arruolamento che, a detta di alcuni esponenti di altre sigle politiche della coalizione di centrosinistra, è avvenuto all’insaputa degli altri partiti che compongono stabilmente in Puglia la coalizione di centrosinistra e che fanno parte del tavolo organizzativo delle primarie di domenica prossima.  Infatti, l’annuncio del sostegno dell’Udc al centrosinistra pugliese alle prossime regionali è stato dato a Bari in una conferenza stampa congiunta delle segreterie regionali di Pd e Udc. Da un lato Emiliano, in qualità di segretario del Pd pugliese, e dall’altro Salvatore Ruggeri, in veste di segretario regionale dell’Udc, hanno comunicato il patto di alleanza politica tra Pd e scudocrociato per le regionali della prossima primavera. “Il partito – ha chiarito il segretario dell’Udc, Ruggeri – all’unanimità ha deciso di fare questo passo. Lo facciamo prima delle primarie del centrosinistra perché non vogliamo essere strumentalizzati: sosterremo la coalizione chiunque sia il vincitore” precisando, inoltre, che: “Vogliamo che l’Udc possa contribuire alla vittoria del nuovo centrosinistra in questa Regione”. Mentre il segretario del Pd pugliese, nel corso dell’incontro congiunto, ha tra l’altro dichiarato: “Una cosa è certa, con il Ncd il Pd non può fare nessuna alleanza, l’accordo di oggi con l’Udc lo dimostra”. “Il centrosinistra – ha evidenziato inoltre Emiliano – valuterà con saggezza il ruolo di alleato dell’Udc, che non partecipa alle primarie e non fa differenze sul vincitore”, ritenendo evidentemente di smentire così le indiscrezioni di stampa secondo le quali il sostegno dell’Udc al centrosinistra sarebbe esclusivamente in suo favore. Però, a rinvigorire le polemiche nel centrosinistra pugliese non ci sono soltanto le indiscrezioni giornalistiche, poiché anche tra gli alleati del Pd ci sono esponenti di forze, come Sel e “La Puglia per Vendola”, che, dopo aver appreso dell’alleanza pugliese Pd-Udc, rivendicano una pari dignità dei partiti al tavolo della coalizione di centrosinistra e, non intendendo fare la parte della Cenerentola né col Pd né tantomeno con Emiliano, hanno – come suole dirsi – già messo i puntini sulle rivendicazioni di pariteticità all’interno dell’alleanza tradizionale. Infatti, il coordinatore pugliese di Sel, Gano Cataldo, ha subito eccepito: “ Emiliano non è il padrone della coalizione di centro-sinistra. Ed é recidivo: il segretario del Pd aveva provato già alle elezioni provinciali a fare accordi ‘omnibus’ e ha ricevuto nette prese di posizione negative anche da altri partiti della coalizione”, evidenziando che: “Il regolamento della coalizione di centro-sinistra dice a chiare lettere che per allargare la coalizione è necessaria l’unanimità di quel tavolo”. E poi – sempre Cataldo – polemizza per l’arruolamento dell’Udc da parte di Emiliano, ad insaputa degli altri parti: “Una conferenza stampa con i dirigenti dell’Udc regionale, a quattro giorni dalle primarie alimenta solo la confusione in un momento che dovrebbe essere di confronto sui temi e sui programmi della Puglia del futuro. Oltretutto la tempistica di questa dichiarazioni é infelice. Sarebbe interessante capire quali siano i ‘punti di discontinuità’ con il governo regionale e i ‘punti di continuità’ con il governo nazionale che ha citato”. E, prima di concludere, il rappresentante regionale di Sel, inoltre, rileva: “Anche in questo caso, ci troviamo costretti a ricordargli che i temi politici non li decide lui ma li decidiamo insieme”. Per lanciare, poi, l’avvertimento finale del discorso: “Emiliano comprenda una volta per tutte di essere parte di una coalizione. Altrimenti si assumerà le responsabilità dei suoi atti unilaterali”. Sulla stessa lunghezza d’onda di Cataldo ci sono anche Michele Losappio ed Angelo Disabato, entrambi capigruppo alla Regione rispettivamente di Sel e Ppv, che con in nota congiunta polemizzano pure loro con il segretario del Pd pugliese per il modo di procedere bilaterale e non collegiale nella coalizione ed alla fine della stessa ironicamente gli rammentano: “Ma forse il segretario regionale del Pd si è fatto condizionare da quella cattiva prassi che uno dei candidati alle primarie sta spregiudicatamente praticando attraverso la cooptazione di pezzi di notabilato o di ceto politico, che vanno dal ‘partito della pagnotta a esponenti di An, al parlamentare di Sel”. E terminare, poi, anche questi ultimi con un avvertimento: “Se così è, siamo fiduciosi su un rinsavimento che separi il bene del centrosinistra dall’opportunismo di una campagna elettorale personale”. Ma pure nel Pd i mal di pancia per l’accordo unilaterale ed intempestivo del partito con quel che ancora resta dello scudocrociato pugliese non mancano. Tanto che, alla fine, lo stesso Emiliano probabilmente si è visto costretto, appena qualche ora dopo la conferenza stampa con Ruggeri, a corre ai ripari, dichiarando: “ll segretario regionale del Pd, Michele Emiliano, rassicura tutte le componenti del centro sinistra e ribadisce, come fatto anche oggi nel corso della conferenza stampa, che sarà il tavolo politico a valutare la richiesta dell’Udc di entrare a far parte della coalizione di centro sinistra”. Come dire: “Abbiamo dato l’annuncio dell’accordo, ora però dovranno essere tutte le forze della coalizione a dare l’ok se questo matrimoni (politico) sa da fare”. E ciò basta per capire a cosa è ridotta, ormai, anche in termini politici l’Udc pugliese.

 

Giuseppe Palella


Pubblicato il 27 Novembre 2014

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