“Per migliorare il campionato dello scorso anno e per rivalsa personale”
SSC Bari, Gennaro Acampora
Dal ruolo che predilige, all’obiettivo individuale e di squadra, Gennaro Acampora neo acquisto del Bari, ieri si è raccontato in conferenza stampa. Diversi i temi sviluppatisi con il ragazzo cresciuto nelle giovanili dello Spezia Calcio, passato anche dalla Primavera dell’Inter e con tanta gavetta, fino all’esordio anche in A con la maglia dello Spezia Calcio. Tuttavia, dopo il debutto da titolare con la maglia del Bari nella gara pareggiata contro il Pisa, Acampora, giunto in prestito dal Benevento con opzione di riscatto ha detto la sua, sulle sue origini, su Maradona e le nuove “magie” da fare, così come gli è stato chiesto: “Diego per noi napoletani è una figura importante, è impossibile avvicinarsi a lui, ma darò il massimo con i miei piedi. Le mie caratteristiche? Il calcio in porta, sono un giocatore di forza, con una buona tecnica”. Sula formula del trasferimento: “Intanto ringrazio il direttore per le parole espresse nei miei confronti. La mia società non voleva lasciarmi partire, ci sono state un po’ di incomprensioni fino alla fine, poi negli ultimi minuti c’è stata questa chiamata importante che non ho potuto rifiutare. Darò il massimo a prescindere ma so anche che così ci potrà essere la possibilità che venga riscattato. Non penso al prestito, ma che sono di proprietà del Bari”. Frase ripetuta più volte dal tesserato che si candida nuovamente ad una maglia da titolare. Sul suo esordio contro i toscani, c’è un altro dato di fatto che la sua condizione è cresciuta con il passare dei minuti. “Ha pesato che non giocassi da tanto, non avendo fatto un vero ritiro. I primi minuti sono stati difficili, ero un po’ imballato, anche mentalmente. Mi sentivo un po’ a disagio, poi con il passare del tempo mi sono scrollato un po’ di paura e ho cominciato a divertirmi. Bari è la piazza più importante tra quelle nelle quali ho giocato. Ho aspettative importanti, vorrei dare il massimo e arrivare il più in alto possibile. Tanti ragazzi li conoscevo già, alcuni in nazionale, durante la mia esperienza azzurra nelle giovanili”. Il giocatore a domanda specifica ha ammesso di aver firmato in bianco perché non c’era tempo per massima fiducia nella società. La priorità però si chiama Catanzaro, sfidante di domenica e reduce dalla cinquina che il Parma gli ha rifilato: “Conosco la B, è un campionato difficile, e diventa sempre più complicato. Il Catanzaro è una squadra che gioca da un po’ di anni con lo stesso sistema di gioco, ha un buon palleggio, ci darà filo da torcere, ma dovremo essere bravi a imporre il nostro gioco, in modo da fargli male. Non dovremo abbassarci troppo. Vengono da una brutta sconfitta, saranno agguerriti e avranno voglia di riscatto”. Sul suo ruolo che predilige e sulla fame dei gol: “Nasco come mezzala. Mi vedrei meglio da mezzala sinistra, in passato ho fatto anche il play, ma abbiamo due giocatori molto forti in quella zona. I gol servono sempre. Sarebbero una cosa importante i gol dei centrocampisti, non possiamo sempre sperare nei gol degli attaccanti. Speriamo di ripetermi”. Sull’obiettivo di squadra: “In realtà venendo qui pensavo di trovare uno spogliatoio amareggiato per la finale playoff persa. In realtà ho visto che hanno grande voglia di rifarsi e di riprovarci, facendo anche meglio rispetto all’anno scorso. Ci stiamo allenando duramente per fare il miglior campionato possibile”. Una voglia di riscatto che è anche la sua dopo la retrocessione con il Benevento: “Sono stati fatti errori da parte di tutti. Da parte mia c’è una grande voglia di rivalsa e rimettermi in gioco”. Se avverte questa responsabilità nel suo nuovo club: “Sono venuto qui per mettere al servizio dei compagni le mie caratteristiche e il mio passato, sono qui per dare una mano, al mister e alla società”. Il Parma, al momento squadra da battere oltre che capolista: “Sappiamo che è una squadra importante, che ha costruito sempre un organico per un campionato di vertice”- L’ultima chiosa è stata se ha qualche rimpianto nel percorso nella sua trafila nelle nazionali giovanili: “Sicuramente sì, sono arrivato a 16 anni a La Spezia, dove ho conosciuto gente fantastica, sono stato troppo bene e ho cercato di restare lì. Se avessi fatto altre esperienze probabilmente avrei fatto una carriera diversa”. Per quanto concerne il calciomercato, sono assolutamente false le voci di mercato relativo ad un imminente arrivo dagli svincolati di Fabio Quagliarella. (Ph. SSC Bari).
M.I.
Pubblicato il 21 Settembre 2023