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Per ora niente commissione d’inchiesta, ma un mese per capire che succede all’Asi

Occhi sempre puntati sull’Asi, il consorzio per lo sviluppo Industriale di Bari e comuni limitrofi. Nella seduta del Consiglio regionale del  27 settembre scorso l´assemblea, come si ricorderà, ha accolto la proposta del Presidente delle Puglia prima di tutto, Francesco Damone,  di assegnare all´assessore competente Loredana Capone un termine di un mese esatto per effettuare accertamenti e valutazioni in merito alla gestione dell´A.S.I. di Bari e di soprassedere momentaneamente alla discussione della proposta di legge presentata da Ignazio Zullo (PdL),  finalizzata a istituire una Commissione d´inchiesta sulla gestione del Consorzio stesso. Fino a oggi – ha comunque fatto notare Zullo –  nulla è stato riferito al Consiglio in merito alle verifiche e valutazioni condotte dall´Assessore regionale Pugliese al Commercio Loredana Capone e dalla Struttura, e nemmeno è iniziato l´esame della sua proposta di legge. “Nel frattempo notizie di stampa – ha spiegato ancora il consigliere di Minoranza in Aula Regionale – danno contezza di forti dissidi interni al Consiglio di Amministrazione con penalizzazioni per i comuni di Bitonto e Modugno al punto da diventare la tematica argomento all´ordine del giorno di Consigli Comunali. Si apprende che anche la Procura della Corte dei Conti sta avviando accertamenti in merito a tre ipotesi di reato amministrativo-contabile inerenti il lodo arbitrale per un appalto per il 4° Intervento per la realizzazione di infrastrutture all´interno di una maglia del territorio compreso nel Consorzio, il licenziamento ed il successivo reintegro di un dipendente e il collocamento a riposo e per raggiunti limiti di età e la contemporanea stipula di un contratto di diritto privato per il Direttore Generale”. Di qui un´interrogazione dello stesso Zullo ai presidenti del consiglio e della giunta, rispettivamente Onofrio Introna e Nichi Vendola, e all´assessore al ramo Loredana Capone, con cui si chiede di conoscere se sono state condotte dallo stesso assessore le indagini volute dal Consiglio Regionale il 27 settembre scorso. Ebbene, in caso affermativo se e quando si intende relazionare all´assemblea legislativa; in caso negativo se si intende procedere nelle indagini e quando si prevede il completamento oppure se si intende procedere con l´esame della pdl dell´interrogante. In effetti la Procura della Repubblica di Bari avrebbe già aperto un fascicolo dopo che il consigliere regionale Ignazio Zullo (Popolo della Libertà) dopo l’estate scorsa aveva presentato un’interpellanza urgente al presidente della Giunta e all’assessore allo sviluppo economico sulla fin troppo “celere assegnazione di un suolo alla ditta Ladisa, da parte del Consorzio Asi di Bari”. “E’ sorprendente – si leggeva nella nota di Zullo a fine settembre – leggere che il direttore generale del Consorzio ASI di Bari, Girolamo Pugliese, consideri un esempio d’efficienza l’assegnazione del suolo, in soli due giorni, alla ditta Ladisa, chiedendo addirittura alla ditta Lobuono di cedere una parte dell’area ad essa assegnata, per consentire alla Ladisa di non perdere i finanziamenti deliberati dalla Regione per circa 5 milioni di euro. L’efficienza amministrativa – proseguiva l’esponente del Pdl – è sempre da giudicare positivamente ma quando diventa troppa ed in funzione di un singolo soggetto, è francamente diabolica, perché incide negativamente nell’accesso ai finanziamenti di altre ditte in graduatorie che, per altre inefficienze amministrative dello stesso Consorzio Asi o di altre P.A. non riescono ad accedere ai finanziamenti. Il Consorzio che ha visto dimissionario da qualche settimana il Sindaco Emiliano dalla sua guida, poi, non praticando la stessa efficienza nella manutenzione delle strade, delle infrastrutture e dei servizi di base, nella sicurezza, nell’igiene ambientale, causa comunque alle Aziende una perdita in termini di competitività sul mercato”. “È contraddittorio anche il fatto – sottolinea Zullo – che il Consorzio in questione agisca con metodi assolutistici in una gestione totalitaria del management, a discapito della partecipazione dei Sindaci dei Comuni facenti parte, mentre la Regione Puglia ha assunto merito nella pagella sociale pubblicata dal Sole 24 Ore solo nella voce ‘Governance’, che presuppone il governo partecipato della P.A”. “Tutto ciò premesso – ha concluso il consigliere Pdl – interpello il presidente Vendola e l’assessore Capone, per sapere se l’azione posta in essere in due giorni dal direttore Girolamo Pugliese, sia stata fatta a discapito di altri richiedenti inseriti nella graduatoria regionale dei contributi, che non hanno potuto avvalersi della stessa efficienza usata nei confronti della ditta di ristorazione barese. A questo punto occorrono risposte chiare sulla corretta gestione del Consorzio Asi e graduatorie per l’assegnazione dei suoli, affinché non vanifichi lo sforzo che la Comunità Europea e la Regione Puglia stanno compiendo per determinare lo sviluppo economico nell’Area Industriale di Bari e dintorni.
 
Francesco De Martino
 
 
 
 
 
 


Pubblicato il 15 Novembre 2011

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