“Per un pugno di dollari” sulla magia della musica dal vivo dell’Orchestra del Petruzzelli
Proiettata la copia restaurata del film nell'ambito del Bif&st
La leggendaria colonna sonora del film “Per un pugno di dollari”, divenuta il simbolo di uno stile innovativo, e che ha sancito il sodalizio tra Morricone e Sergio Leone, è stata eseguita l’altra sera al Petruzzelli, nell’ambito del Bif&st dal vivo dall’Orchestra del teatro, musicando la proiezione della versione restaurata del film in anteprima mondiale, e offrendo al pubblico uno spettacolo unico nel suo genere. La produzione artistica dell’evento è stata realizzata da Fabio Venturi, ingegnere del suono e storico collaboratore di Morricone. Nella sezione ritmica presente Nanni Civitenga (chitarra elettrica), un musicista noto per la sua collaborazione storica con il maestro Morricone, mentre la direzione dell’Orchestra e del Coro è stata affidata al Maestro Pietro Mianiti. Roberto Giacomo Pischiutta, in arte Pivio, ha raccontato al pubblico alcuni aneddoti significativi legati alla nascita di questo capolavoro: « La prima volta che ho assistito alla proiezione del film “Per un pugno di dollari” ho avuto subito l’impressione di assistere a qualcosa di inaspettato. Ero cosciente del fatto che un nuovo linguaggio stava per nascere, e che avrebbe sovvertito i codici del fare un certo tipo di musica. Cosa che ho compreso meglio quando ho potuto frequentare direttamente Morricone, negli ultimi anni della sua vita. Un film questo verso il quale nessuno nutriva particolari speranze di successo, realizzato con un bassissimo budget, che riuscì ad essere prodotto solo grazie a coproduttori in Spagna e in Germania, e che venne proiettato per la prima volta in un piccolo cinema fiorentino. La musica della colonna sonora è del tutto innovativa per l’epoca, anche perché comprende suoni che non erano mai stati utilizzati prima: effetti sonori come i rumori, per esempio, che contribuiscono a creare l’atmosfera del film. Morricone ha utilizzato anche strumenti insoliti come il marranzano, per sottolineare l’aspetto caratteriale di alcuni personaggi. Il brano principale Per un pugno di dollari è caratterizzato da un celebre assolo di tromba, suonata dal pugliese Michele Lacerenza; venne pubblicato anche su 45 giri dalla RCA Italiana, e fu uno dei dischi più venduti dell’anno. Titoli è invece il brano musicale con cui inizia il film, caratterizzato dal fischio di Alessandro Alessandroni che gli varrà appunto il soprannome di fischio, coniato per lui da Fellini. Lo stesso tema è poi ripetuto con l’arghilofono». Il maestro Morricone ebbe poi, per primo, la felice intuizione di utilizzare la chitarra elettrica nei western di produzione italiana. Prima della proiezione del film è stato consegnato ad Alberto Barbera, Direttore della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, il premio Bif&st Arte del Cinema, dal direttore artistico del Festival Oscar Iarussi, che ha ricordato il regista Francesco Rosi: «Rosi resterà sempre nella mia memoria come uno dei più grandi fautori del cinema sperimentale, e non dimenticherò mai la sua visita a Bari, quando ancora il teatro Petruzzelli non era stato ricostruito». Un riconoscimento che celebra l’impegno di Barbera nel valorizzare il cinema in tutte le sue forme, con uno sguardo sempre attento al nuovo. Barbera ha raccontato il suo percorso, l’evoluzione del cinema italiano e il ruolo dei festival, sottolineando l’importanza del guardare di tutto, senza pregiudizi: «Tra tradizione e nuove forme di narrazione, tra sala e piattaforme digitali, il cinema deve continuare a rinnovarsi, grazie a quella straordinaria e immutata passione che lo autoalimenta».
Rossella Cea
Pubblicato il 29 Marzo 2025