Perinetti in pole per sostituire Antonelli e da chiarire la posizione di Nicola
Sabato per i pugliesi doveva essere la partita della dignità, il match dell’orgoglio ed invece il Bari si è stato affondato sotto i colpi dei giocatori del Latina. Sempre in terra ciociara, laddove l’anno scorso i biancorossi avevano interrotto la propria corsa al sogno che dovrà inseguire nella prossima stagione, riscattandosi. E’ tempo di iniziare alla svelta una ricostruzione dallo staff dirigenziale ai giocatori: c’è da riconquistare in primis una credibilità che agli occhi dei tifosi molto pazienti per tutta l’arco della stagione, si è andata sgretolandosi. Sbagliare si può, così come fallire un obiettivo, nessuno verrà condannato sia chiaro, ma nel calcio contano i risultati e ancora di più l’impegno profuso per la maglia indossata, anche se si è vinti; ed un caso eclatante e recentissimo, è quanto accaduto al Parma di Donadoni che oltre ad aver già fermato la Juventus, battuto l’Inter nonostante i mancati stipendi, la retrocessione e una società fallita, domenica pomeriggio ha pareggiato contro il Napoli per 2-2, provocando una reazione spropositata e veemente del giocatore argentino, Gonzalo Higuain che avrebbe, secondo quanto dichiarato dai giocatori gialloblu, chiesto minore verve agonistica. Mentre nel calcio, nello sport in generale e nella vita, non bisogna mai darsi per vinti, anche se in gioco c’è una piccola posta in palio, o a maggior ragione c’è da onorare la credibilità di un campionato che negli anni passati è stato falsato da chi si è venduto per quattro denari, senza ripensamenti alcuni. Adesso in casa Bari, spetterà al numero Uno del club prendere decisioni fondamentali per il proseguo e la buona riuscita del prossimo campionato. Nella giornata odierna potrebbe esserci un incontro proprio tra il presidente Paparesta e il tecnico Nicola, salvo che si sia già svolto nella tarda serata di ieri all’unico fine di trarre un bilancio sulla stagione fallimentare dal punto di vista dei risultati e con lo scopo di programmare meticolosamente insieme il futuro per una rinascita. Il tecnico Davide Nicola, tuttavia, ha un contratto sino a giugno prossimo e gode della massima fiducia della società che questa volta gli potrà allestire la squadra da inizio stagione, senza intoppi e con il vantaggio di conoscere abbastanza bene l’ambiente ed il gruppo che ha cercato di forgiare e dare un’identità nel girone di ritorno, sebbene non si siano stati centrati gli obiettivi. Il problema fondamentale potrebbero essere le risorse economiche del club, che sarebbe a quel punto costretto a cedere i big e puntare nuovamente su giovani elementi senza esperienza nella cadetteria. Ma il punto fondamentale su cui bisognerà effettuare valutazioni a 360° è l’eventuale riconferma del diesse Antonelli e dell’ultimo arrivato (l’altro direttore sportivo), Zamfir, i quali non si sono certamente distinti per aver portato giocatori che hanno fatto poi la differenza ed esempi eclatanti, sono: Ebagua (per lui soltanto due gol ed anche una sanzione disciplinare del club), il laziale Minala fattosi espellere nei momenti clou, o altri giocatori da Donnarumma, Rada, Benedetti e la lista potrebbe proseguire citando anche quelli che sono partiti a Gennaio su cui si era puntato fortemente quest’estate. E’ anche vero che dai diritti televisivi e mutualità, il Bari incasserà 6.5 milioni di euro, un sostegno necessario per l’iscrizione e per altre operazioni di mercato. Il nome del prossimo direttore sportivo che si sussurra, potrebbe essere un ritorno eccellente, quello di Giorgio Perinetti, intervistato di recente da TuttoBari, e soprannominato dai biancorossi ‘Re Giorgio’, nel suo ricco curriculum in terra barese è considerato uno dei maggiori artefici del capolavoro della promozione sotto la guida tecnica Antonio Conte, attuale Commissario Tecnico della Nazionale, ed anche per la stagione successiva quando il diesse Perinetti scelse Giampiero Ventura che con il suo Bari compì una stagione da favola, prima di approdare, quest’ultimo, su altri lidi e conquistare nuovi successi. Ripartire, insomma, è una missione possibile, non qualcosa di utopico ed irraggiungibile; la società pugliese gode ancora della stima dei suoi supporters, anche se dovrà necessariamente agire e fare meno proclami per la prossima stagione, dato che sarà ancora più difficile ed avrà una concorrenza spietata di avversarie, a partire dal Parma, dal Cesena retrocesso ieri, e forse anche il Cagliari, oltre alle squadre che saranno eliminate dai playoff, e dalla siciliana Catania, deludente in questa stagione come al Bari.
Marco Iusco
Pubblicato il 12 Maggio 2015