Cronaca

Pianeta scuola ancora nel caos: regole nuove, problemi vecchi

Se sono cinque malati, tutti a casa…no, ne bastano quattro…macchè, decide il preside e il bidello! Da dopodomani, lunedì 7 febbraio, entrano in vigore le nuove disposizioni del governo sui tempi delle quarantene e dovrebbe essere un passo in avanti per alleggerire chi vive e lavora nell’ambito del pianeta scuola.  E invece…come sempre la realtà è molto, ma molto diversa. Le carenze strutturali, invece, rimangono le stesse dopo due anni di pandemia che imponevano un significativo cambio di passo, stando almeno alle considerazioni del comitato ‘Priorità alla Scuola’. E così, dopo aver fatto nulla per creare aule meno affollate, dopo aver ignorato le richieste per implementare il trasporto pubblico locale, dopo aver ostacolato in ogni modo il ritorno in classe di ragazzi e dei bambini pugliesi, abbandonando a se stessi dirigenti e genitori e infine dopo aver lacerato i gruppi classe con le quarantene selettive per studenti non vaccinati (confermate con l’ultimo decreto) indegne per un paese civile, è ora di dire basta, perché la misura è colma. I genitori del comitato da due anni in campo contro decisioni capotiche e frettolose decise ai piani alti del governo, rivolgono la loro attenzione alla Puglia. Laddove non si possono continuare a sopportare regole in vigore insensate delle Aziende sanitarie, generate da protocolli inutilmente rigide dell’assessorato alla salute, i cui effetti continuano a riversarsi inesorabilmente sui bambini e le bambine. Ma scendiamo nei particolari. Per tutto dicembre (2021) e gennaio intere classi con un solo caso positivo sono finite in quarantena per 10 giorni con l’utilizzo spropositato della didattica a distanza ormai dichiarata fonte di “disuguaglianze”! A centinaia di bambini e bambine viene sottratta la mensa, che per molti è l’unica possibilità di accedere ad un pasto completo durante la giornata. Il tutto avviene “grazie” a raccomandazioni generiche del governo regionale, non vincolanti e contrarie alla scuola in presenza, fatte proprie da dirigenti scolastici che utilizzano il criterio dell’emergenzialità invece di garantire continuità e serenità nella comunità scolastica. Si tratta di atti emanati dalla Regione Puglia, che vengono utilizzate dalla ASL per continuare a fare della scuola e di tutta la sua comunità l’agnello sacrificale di una crisi sempre più sociale e psicologica, riversata sui più giovani. E la Regione Puglia? Beh, ha fatto rientrare dalla finestra quanto, grazie anche alle mobilitazioni dei mesi precedenti, non era entrato dalla porta. Attraverso cavilli contenuti in atti regionali generici, si svuotano di fatto le classi, ripristinando la didattica a distanza come normalità piuttosto che come strumento da utilizzare solo ed esclusivamente in caso di emergenza. Tali atti sono anche illegittimi nella misura in cui contrastano con i decreti e le note ministeriali che prevedono l’assoluta priorità per la scuola in presenza! Il comitato a questo punto denuncia in toto quanto deciso con gli ultimi decreti sulla scuola, chiedendo alla stessa Regione di intervenire affinché siano <<….immediatamente ritirati atti che raccomandano quarantene preventive in contrasto con la normativa nazionale, alla luce anche e soprattutto delle nuove misure governative che entreranno in vigore lunedì 7 febbraio prossimo>>. Al direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale di via Sigismondo Castromediano, invece, è stato chiesto di rivedere i parametri per la formazione delle nuove classi prime per iniziare – sia pure con enorme ritardo – a intervenire sui problemi strutturali della scuola, a partire dalle cosiddette classi pollaio, che la pandemia ha solo mostrato in tutta la loro drammatica evidenza. La prossima settimana c’è da augurarsi la ripresa del tavolo di confronto, magari incastonata in una giornata di mobilitazione nazionale indetta da <<Priorità alla scuola>>, con la presentazione dei punti programmatici per una scuola in presenza per tutti e senza interruzioni, a tutela di studentesse e studenti. (fradema)


Pubblicato il 5 Febbraio 2022

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