Pianeta scuola in dissoluzione: scure pesante su istituti e ‘presidi-burocrati’
Il 'trend' tracciato dal Ministero dell'Istruzione prevede una netta riduzione della popolazione scolastica
Banchi vuoti e, quindi, sedi vacanti per tanti dirigenti scolastici in Puglia di ogni ordine e grado, con le previsioni rese pubbliche dopo gli incontri-informativi della Regione con organizzazioni sindacali e Ufficio Scolastico Regionale. Come ampiamente prevedibile, è stata chiarita ufficialmente l’impossibilità di trovare un accordo tra le regioni in sede di Conferenza Stato-Regioni che consenta di individuare le modalità di applicazione delle norme introdotte dal Governo nella Legge di Stabilità. Una legge approvata a dicembre scorso che solo ora sta facendo sentire i suoi effetti con le norme che, a questo punto, consentono al Ministero di determinare autonomamente gli organici di Dirigenti Scolastici e DSGA per il prossimo triennio. Intervenendo quindi direttamente sull’assetto delle istituzioni scolastiche che dovranno andare verso un “radicale e selvaggio accorpamento”, tirano le somme parti sociali e sindacati. Ma andiamo ai numeri: le 45 istituzioni scolastiche pugliesi che si collocano tra i 500 e i 600 alunni, oltre alle undici già collocate sotto i 500, dovranno quindi scomparire dal 2024/25. Il trend demografico tracciato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito prevede per la Puglia una riduzione della popolazione scolastica che per in tre anni dovrebbe portare alla perdita di oltre 20mila alunni: Anno scolastico Popolazione scolastica: 2024/25 (503.560); 2025/26 (492.973); 2026/27 (481.651) con una riduzione netta di -21.909 unità. Corrispondentemente le istituzioni scolastiche normo-dimensionate con propri Dirigenti Scolastici e D.S.G.A. Diverrebbero: Anno scolastico Scuole normo-dimensionate DS e DSGA nominabili: 2023/2024 (627); 2024/25 (563-569); 2025/26 (554-565); 2026/27 (550-557) con una riduzione -71 (12%) Il pretesto per questa riduzione degli organici e per questo accorpamento selvaggio, secondo il segretario Cgil/Scuola Ezio Falco, finirà per incrementare il numero di alunni per istituzione scolastica, costringendo ad accorpare istituti molto distanti o di ordine differente tra loro. Eppure il PNRR non definisce in alcun modo come ‘necessario’ l’ulteriore accorpamento degli istituti, ma si limita a definire l’obiettivo di ridurre il numero delle istituzioni scolastiche da destinare a reggenza. Insomma, nessuna riduzione indotta dalle autorità comunitarie, ma un obiettivo condivisibile, per Falco “”…manipolato dalle autorità governative per ridurre la spesa su dirigenti scolastici e DSGA””. Oggi, se ne accorgono anche alcune regioni governate da maggioranze di centro destra (Abruzzo e Sardegna) che hanno annunciato opposizione ai provvedimenti governativi di riduzione delle scuole del territorio e risparmio di spesa di istruzione. E la Regione Puglia? Stando agli indirizzi formulati dai vertici regionali pugliesi, l’Ente ha formulato una serie di ipotesi di gestione del dimensionamento su tutto il territorio regionale, finalizzate alla riduzione del danno. Alcuni criteri – ai rappresentanti sindacali – appaiono condivisibili, ma finiranno per generare in ogni caso scuole sovraffollate, soprattutto sul primo ciclo di istruzione. A titolo di esempio: 17 comuni dovranno ridurre da 2 a 1 istituzione scolastica, invece 16 dovranno ridurre da 3 a 2 istituzioni scolastiche, un comune da 4 a 3, tre enti comunali da 5 a 4 e così via. Cgil/Scuola promette battaglia contro riduzioni e contrazioni, sostenendo l’azione della regione Puglia di contrasto al provvedimento in tutte le sedi (compresa la Corte Costituzionale che potrebbe pronunciarsi entro il mese di dicembre) in cui sarà possibile, per evitare che anche la riduzione dei nostri istituti a contenitori sovraffollati di alunni e di trasformazione definitiva del ruolo del dirigente scolastico a gestore burocratico di pratiche, fondi e alunni. Un burocrate come un altro, insomma, privo di alcuna concreta possibilità di rapporto educativo con studenti e famiglie.
Antonio De Luigi
Pubblicato il 31 Maggio 2023