Piano casa, avanti tutta: prorogati i termini per dare una mano all’edilizia
Piano casa, avanti tutta alla Regione Puglia: è stata approvata ieri dal Consiglio regionale la legge che dispone la proroga di oltre un anno e precisamente fino al 31 dicembre dell’anno venturo, degli interventi previsti dalla legge regionale n. 14 del 2009, cosiddetto “Piano Casa”. Un piano, vale la pena ricordare, che riconosce premi pari al 20% della volumetria esistente (comunque per non oltre 300 metri cubi) nel caso di ampliamenti e del 35% nel caso di demolizione e ricostruzione, a condizione che gli interventi siano realizzati secondo precisi criteri di edilizia sostenibile. In particolare, la norma appena approvata, oltre a prorogare il termine di applicabilità delle misure a tutto il 2018, ammette al beneficio dei premi volumetrici gli interventi che riguardino edifici esistenti alla data del 1° agosto 2017. Approvato, inoltre, un emendamento del consigliere regionale Enzo Colonna (“Noi a Sinistra per la Puglia”), con il quale è stata prorogata anche l’efficacia delle misure previste dalla legge regionale n. 33 del 2007 che disciplina gli interventi finalizzati al recupero delle volumetrie dei sottotetti (ad uso residenziale), nonché di porticati e locali seminterrati (residenziale, terziario e/o commerciale) e interrati (terziario e/o commerciale). Questi interventi saranno possibili infatti sugli edifici legittimamente realizzati al 30 giugno 2017 (anziché 30 giugno 2016, come precedentemente previsto). Inoltre, al fine di coordinare il quadro normativo regionale e nazionale, l’emendamento approvato ieri nell’aula di via Giuseppe Capruzzi, rende possibile recuperare i locali seminterrati e interrati al fine di destinarli, oltre che a uso terziario e/o commerciale (come sinora previsto), anche a usi strettamente connessi con le residenze, compresi gli esercizi di vicinato, i laboratori per arti e mestieri e per imprese artigiane dirette alla prestazione di servizi connessi alla cura della persona, alla manutenzione dei beni di consumo durevoli o degli edifici, alla produzione di beni di natura artistica, con l’esclusione delle attività rumorose, inquinanti o comunque moleste. <<Si tratta di misure a sostegno del comparto edilizio, che non comportano ulteriore consumo di suolo, anzi rigenerano il patrimonio edilizio esistente, migliorano la qualità architettonica, la sostenibilità ambientale, l’efficienza sul piano dei consumi (energia, acqua, gas ecc.). Misure che, nell’ultimo decennio, hanno determinato ricadute positive in termini occupazionali ed economici>>, ha precisato Colonna. Ora, in attesa del riordino complessivo della normativa in materia, le proroghe disposte dalla Regione Puglia consentono di continuare ad assicurare sostegno al settore dell’edilizia, in una fase particolarmente difficile e lunga, e risultano coerenti con l’idea che tale supporto possa coniugarsi bene con la difesa di un bene comune e prezioso come il suolo. In questo modo si risponde, oltre che alle istanze di imprese e imprenditori, anche alle istanze di numerosi cittadini che, per motivi congiunturali, sinora non sono stati nelle condizioni di attuare il proprio progetto di ampliamento edilizio.
Francesco De Martino
Pubblicato il 23 Novembre 2017