Cronaca

Piazza Umberto come l’ex Rossani, serve un progetto unico per rilanciarla

Il centro della Città e in particolare Piazza Umberto e dintorni non abbisognano di interventi occasionali ed estemporanei, bensì di una “visione” unitaria. Una visione unica che esprima un serio progetto generale di recupero e salvaguardia di tutta l’area, da raccordare alla vicina piazza Cesare Battisti, per restituirla alla sua antica e originaria vocazione di “piazza universitaria”. Questo il ‘cuore’ di una lunga lettera con la quale la Fondazione Tatarella e l’Associazione per il decoro urbano hanno anche preso posizione sui neon artistici installati su alcuni alberi della piazza.

Le due associazioni, evitando ” ogni pur facile considerazione sugli “errori al neon” che illuminano la piazza, sul loro costo non irrisorio e sui criteri poco trasparenti che hanno presieduto a questa discutibile scelta ” chiedono a De Caro di archiviare un modo di amministrare, “…quello fatto di interventi episodici, improvvisati e completamente slegati da una più ampia visione d’insieme e da un chiaro e definitivo progetto generale”. Continuano, rivolgendo al Sindaco tre domande, partendo dalle tante emergenze di Piazza Umberto, portate più e più volte alla attenzione del primo cittadino, non appena eletto cinque mesi fa. Ma davvero Decaro  pensa che l’intervento più urgente per l’amministrazione comunale sia l’impropria collocazione su alti fusti arborei delle discusse e costose opere d’arte, che qualche “denigratore”, si è già affrettato, “certamente da incompetente” a stroncare come banali luminarie? Non ritiene il Sindaco, come si legge nella missiva vergata dalla Fondazione Tatarella,  che questo intervento, improvviso e improvvisato, possa domani fortemente condizionare o addirittura essere d’impaccio a un progetto, questo necessario e urgente, di rivisitazione generale della Piazza? Una riqualificazione, in altri termini, che preveda anche un’illuminazione scenica delle alberature di maggior pregio e del prospetto del Palazzo Ateneo?””Non pensa –si legge ancora nella nota indirizzata al Sindaco Antonio Decaro- che sia singolare l’idea di progettare il recupero della palazzina liberty ex Goccia del latte, senza una preventiva decisione sulla sua destinazione pubblica?”.

Concludono, infine, proponendo che ” il centenario dell’arrivo dell’acqua a Bari, che cade nel prossimo anno in uno con i novant’anni del nostro Ateneo, debba essere adeguatamente festeggiato e che nessun’altra iniziativa sarebbe più significativa dell’approvazione e finanziamento di un progetto generale di recupero di tutta la piazza. In occasione dei festeggiamenti, però, non dimentichi di ordinare una ripulita alle due fontane di piazza Umberto e Piazza Moro, eliminando in quella di piazza Umberto i due ricci, aggiunti successivamente, e in quella di piazza Moro i palmizi, che ostacolano la veduta della vasca”.

 

Antonio De luigi

 


Pubblicato il 18 Dicembre 2014

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