Cronaca

Pioggia e pedoni, la guerra di Bari

 
In questi giorni Bari sembra nel pieno di una campagna militare. A raccontarlo sono alcuni segni sparsi per strada. La guerra vuol dire ‘riservisti’ richiamati in servizio, giovani leve mandate allo sbaraglio e caduti, tanti. Protagonisti dell’epica pugna che è ancora in corso contro il maltempo : ombrelli, sciarpe, guanti, berretti. Quanti ne abbiamo visti di questi articoli giacere miseramente nel fango, nelle pozzanghere. Che una volta la mano pietosa del danneggiato si fosse chinata a scansare a quei miseri resti l’ignominia dell’abbandono ‘conferendoli’ nel loro sacrario (il cassonetto). Macché. Il maestrale ti sventra l’ombrello, ti strappa dal capo il cappello? un guanto sfilato frettolosamente per manovrare un mazzo di chiavi, una sciarpa male avvolta ti scivolano in terra? Tutto resta lì, fra esclamazioni aspre all’indirizzo del Cielo, del Governo, del Sindaco. Più che mai il pedone barese ce l’ha col mondo. Non bastassero marciapiedi stretti, ingolfati di pali, cabine, edicole e merce esposta senza permesso, lerci di deiezioni canine e rifiuti vari, invasi da autovetture in sosta selvaggia, ecco il vento complicare le cose e la pioggia, impietosa, fare il resto. Se piove appena un po’ i canali fognari non reggono e le pozzanghere si fanno stagni minacciosi in prossimità dei passaggi zebrati. Il pedone è alla mercé degli automobilisti. Ben pochi al volante, compresi del dramma di chi è a piedi, hanno la sensibilità di rallentare. Sicché raffiche d’acqua investono anziani, gente che deve trascinare un carrello della spesa. E nemmeno tra compagni di sventura c’è solidarietà. Davvero di rado in questa strana città due persone che sotto la pioggia s’incrocino lungo lo stesso marciapiede pensano ciascuna a inclinare verso l’esterno i propri ombrelli sì da passare entrambi senza danno. Né il più alto dei due usa sollevare il proprio parapioggia. Il risultato è ombrelli che s’incastrano, si danneggiano a vicenda. E se dei due pedoni uno dei due ha la doppia sfortuna di procedere senza ombrello deve usare l’accortezza di abbassare il capo, proteggersi gli occhi ; figurarsi se l’altro arriva a pensare che una punta di stecca può finire nell’occhio al prossimo. E il selciato malmesso? Coperte da un velo d’acqua, con l’acqua che ti sferza il viso, rischi di non scorgere le mattonelle sconnesse : O vi inciampi o, premendole sotto le suole, sollevi intorno schizzi inattesi. Mastica amaro e più del solito il pedone barese. Ridono solo i venditori di ombrelli e k-way a prezzo stracciato, porcherie a tre quattro euro.
 
Italo Interesse
 


Pubblicato il 11 Febbraio 2012

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