Cultura e Spettacoli

Pipistrello e civetta, chi l’ha detto che non si può?

Una delle migliori caratteristiche del cartellone di Casa di Pulcinella è la versatilità. Ce n’è per tutti, dai bimbi di tre anni ai ragazzini di dieci. E una volta prevalgono i pupazzi, un’altra volta i burattini, con l’elemento attorale che può incidere un poco, abbastanza, molto…  Dopo l’ennesima replica de ‘Il miracolo di San Nicola’, storica produzione Granteatrino che si posiziona tra gli spettacoli più longevi d’Italia in materia di teatro di figura, Casa di Pulcinella si appresta domenica prossima ad ospitare l’ultima messinscena prima della chiusura natalizia. – La riapertura è fissata per domenica 5 e lunedì 6 gennaio alle 18:00 con ‘Il soffio magico’ (compagnia Bubble on Circus) ; come il nome della compagnia suggerisce, lo spettacolo ha il suo punto di forza nell’uso della bolle di sapone, alcune della quali si annunciano gigantesche… – L’appuntamento del 15 dicembre vede in cartellone ‘Il segreto del bosco’, uno spettacolo coprodotto da Tieffeu e Microteatro Terra Marique. Scritto, diretto e interpretato da Claudio Massimo Paternò, che sul palco è accompagnato da Ladislava Laura Dujsikova, il lavoro si avvale anche dei pupazzi di Mario Mirabassi, il quale tra l’altro firma le scenografie. ‘Il soffio magico’ mette assieme e con intelligenza temi diversi e di stringente attualità : il pregiudizio, il non sapersi rapportare alla ‘diversità’, l’amore, l’amicizia e la debolezza dell’ecosistema. Il tutto trattato con delicatezza leggera ed ironica. E’ la storia dell’inattesa empatia che sboccia tra un pipistrello e una civetta, animali che per il fatto d’essere notturni sono storicamente associati alla negatività : l’annuncio di morte, il legame con le forze del Male… Una demonizzazione, tra l’altro, che non riconosce l’importante funzione ambientale ch’essi svolgono. Tutto ha inizio con una civetta la quale, stizzita dall’ostinata diceria che vuol vedere il malaugurio nel canto di questo animale, decide di intraprendere la carriera canora. Tanto fa, alla fine riesce ad esibirsi al Festival della Canzone del Canterino Notturno. In parallelo, un giovane pipistrello scopre, nonostante la capacità di volare, di non essere un uccello e di costituire per le civette un boccone prelibato. Tanto dovrebbe tenerlo lontano dalla civetta canterina, ma in una notte di luna piena proprio il tanto vituperato canto del rapace lo porta addirittura a innamorarsi del nemico naturale. Toccata, la civetta ricambia il sentimento arrivando a salvare il pipistrello caduto prigioniero di uno sciame di zanzare impegnate in un ‘golpe’ ambientale… Insomma, parafrasando il titolo di un vecchio successo dello Zecchino d’Oro si può dire : Pipistrello e civetta, chi l’ha detto che non si può?

Italo Interesse

 

 

 


Pubblicato il 13 Dicembre 2019

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