Cronaca

“Più aumentano i positivi asintomatici, maggiore è l’immunità di gregge”

“Più aumentano i positivi asintomatici, maggiore è l’ immunità di gregge, un bene”: lo dice in questa intervista al Quotidiano il professor Salvatore Barbuti, luminare della medicina, docente emerito a Bari di igiene e già Preside della Facoltà.

Professor Barbuti. La curva dei contagi aumenta. Bisogna essere preoccupati?

“No. Noi dobbiamo imparare a convivere con questo virus ricordando che Covid e influenza normale cammineranno parallele. In poche parole, vietato farsi prendere da un panico senza motivo”.

Che cosa significa che lievitano i contagi?

“Se questo aumento è solo con positivi asintomatici, cioè non riguarda ricoveri, è molto meglio. Vuole dire che stiamo raggiungendo l’immunità di gregge, ci stiamo immunizzando e mi pare un fatto positivo. In sintesi, stiamo diventando in larga parte portatori sani non infettivi”.

Chi è l’asintomatico positivo?

“Un soggetto non malato e la cui carica virale è talmente bassa da non infettare”.

D’accordo, ma nel dubbio come facciamo quando incrociamo gente a sapere come sta in salute?

“Nel dubbio, quando siamo in posti affollati, tenere la distanza  da chi ci è vicino e la mascherina nei posti affollati, nella movida, al chiuso”.

In casa con la mascherina…

“Una follia, basta un certo distanziamento evitando effusioni”.

Tamponi?

“Non vanno eseguiti a casaccio, ma in casi mirati come tracciamento a seguito di ipotesi concrete di contagi”.

Mascherine?

“Solo in luoghi affollati e presenza di persone, o al chiuso. Non ha senso in auto o casa”.

Ristoranti che chiudono prima?

“Meglio spalmare su vari orari le chiusure che restringerle”.

La preoccupano i dati attuali?

“No, era da aspettarseli, col virus dobbiamo convivere rispettando norme di igiene quali lavaggio frequente delle mani, mascherina nelle modalità dette e distanziamento interpersonale, evitando di cadere in psicosi”.

Le piace l’attuale informazione sul Covid?

“Cerco di non seguirla e lo raccomando alle persone anziane. Aggiungo che in tv parlano in troppi, persino ciarlatani, con una confusione terribile, sono diventati tutti virologi, dimenticando le singola specialità. In poche parole, l’infettivologo si occupi del suo campo, lo pneumologo idem, invece tutti parlano della stessa cosa. Una maionese impazzita”.

Pranzi e feste in casa si possono fare?

“Mi spiega il motivo del no? Basta solo non stare troppo vicini”.

Viaggiare?

“Fatelo, usando le stesse norme di igiene, per quale ragione privarsi di un piacere? Meglio aereo e treno con la mascherina”

Che cosa la disturba maggiormente?

“I due atteggiamenti estremi: chi è isterico e vede tutto nero o chi vive nel panico e chi, all’ opposto, se ne infischia da irresponsabile”.

Bruno Volpe

 


Pubblicato il 14 Ottobre 2020

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