Cronaca

Più incidenti, ma meno vittime

  
Nel primo semestre del 2011 sono stati registrati poco più di 6mila incidenti stradali, per un totale di 138 vittime e 10mila feriti, a confermarlo è l’Arem (Agenzia Regionale per la mobilità), la fonte ufficiale dei dati Istat. Dunque, una lieve riduzione rispetto al primo semestre 2010, rispetto al quale si è registrato il -5,8% di incidenti, il -2,8% di decessi e il -7% di feriti. “La città di Bari è la seconda sul territorio nazionale, dopo Trieste, sulle cui strade si sono verificati meno incidenti, grazie soprattutto, ai provvedimenti regionali – ha chiosato soddisfatto l’Assessore alle Infrastrutture Strategiche e Mobilità, Guglielmo Minervini – ma continueremo a avanzare su un doppio binario. Da una parte, procederemo con un censimento delle strade su cui si concentra il maggior numero di incidenti e dall’altra promuoveremo una campagna di promozione della guida sicura, specialmente tra i giovani e gli anziani, ma è indispensabile che anche la famiglia contribuisca ad impartire un’educazione corretta ai propri figli. L’automobile deve essere considerata come un mezzo per poter risolvere i problemi legati alla mobilità e non come uno status symbol, attraverso il quale dimostrare il proprio coraggio”. La geografia degli incidenti stradali in Puglia, evidenzia che più di un terzo dei sinistri è avvenuto nella provincia di Bari e in quella di Lecce, mentre per quel che riguarda i decessi, il primato spetta alle province di Foggia e Bari che insieme, raggiungono il 50% dei morti totali. “Nel 2001, l’Unione Europea – ha spiegato l’Assessore Minervini – ha adottato una politica condivisa da tutti gli Stati membri, una politica che mira a ridurre i morti su strada, una riduzione del 50% entro il 2010. La nostra regione ha registrato un decremento del 36,8%, valore di poco inferiore alla media nazionale. Nonostante i risultati ottenuti, non possiamo ancora ritenerci del tutto soddisfatti, poiché fino a quando ci sarà un incidente mortale, ci sarà indignazione. Sulla strada ci si dovrebbe muovere, non morire”. Sono sette le regioni italiane che hanno raggiunto l’obiettivo prefissato dalla politica europea: Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche, Emilia Romagna, Abruzzo e Sardegna, ma la città di Bari è la seconda ad aver ottenuto maggiori risultati a riguardo. Quello che appare più evidente è il maggior numero di incidenti durante il primo semestre, con un numero inferiore di decessi, al contrario di quel che accade durante il secondo semestre, quando diminuisce il numero di incidenti, ma di contro aumentano i decessi. Infatti, nel decennio compreso tra il 2001 e il 2010, i mesi che registrano il maggior numero di incidenti mortali, sono luglio ed agosto ed il venerdì appare essere il giorno della settimana più pericoloso, seguito dalla domenica per quel che concerne il numero di decessi. “Ci stiamo impegnando al fine di migliorare la qualità delle strade e delle autostrade, potenziando le arterie principali, con la realizzazione di infrastrutture  atte a ridurre un fenomeno così drammatico” ha sostenuto l’Assessore alla Mobilità. Dai dati dell’Arem, i centri abitati risultano essere i principali teatri di incidenti stradali, con una media annua di 8mila sinistri e 90decessi, mentre su autostrada si è registrata una riduzione del 40%. A partire dal 2007, la città di Bari ha segnalato una mortalità stradale in netta diminuzione. Poco numerosi gli incidenti che riguardano i ciclisti, probabilmente perché la bici non è un mezzo particolarmente usato nella nostra regione, “ma speriamo che in futuro lo diventi. Proprio in virtù di questo, stiamo pensando di realizzare opportune infrastrutture al fine di migliorare la mobilità a due ruote” ha concluso l’Assessore Minervini.
 
Nicole Cascione
 
 
 
 
 


Pubblicato il 28 Dicembre 2011

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio