Polemiche sul “no” di Galasso all’eliminazione della pista ciclabile di viale Japigia
La questione che ha spaccato la maggioranza consigliare del Municipio 1
La pista ciclabile di viale Japigia, fatta realizzare dall’amministrazione Decaro lo scorso mese di luglio, ha spaccato la maggioranza consigliare che sostiene il presidente del Municipio 1, Lorenzo Leonetti (Pd), e che ha lo stesso colore politico di quella di Palazzo di Città. Però, sulla contestazione a tale recente intervento stradale si è frantumato anche il fronte di opposizione presente nella mini Assemblea di decentramento che ha competenza sul quartiere Japigia, il Municipio 1 per l’appunto. Infatti, su un odg con cui si chiedeva all’assessore ai LL.PP, Giuseppe Galasso, l’eliminazione di detta pista ciclabile ed il ripristino dello stato dei luoghi e che vedeva come primo firmatario il consigliere di maggioranza Cosimo Boccasile della civica “Popolari per Bari”, la coalizione di centrosinistra del presidente Leonetti si è frantumata, poiché il provvedimento è stato approvato riportando il sostegno trasversale di ben 3 consiglieri di centrodestra (2 della Lega + 1 di Fdi), a cui si è aggiunto il voto favorevole dello stesso Boccasile e quello di altri 4 esponenti di maggioranza (1 del Pd, 1 di “Bari bene comune”, 1 della civica “Decaro sindaco” e 1 della civica “Decaro per Bari”) e l’astensione del rappresentante di opposizione pentastellata, Gaetano Colella. Mentre per il fronte del “no” alla pista ciclabile e, quindi, al ripristino si sono schierati con il presidente del Municipio, Leonetti, altri 2 esponenti del Pd, 1 della civica “Decaro sindaco” ed 1 di Forza Italia. Quindi, l’odg approvato (8 favorevoli, 5 contrari ed 1 astenuto) ha di fatto scompaginato la maggioranza, ma anche la minoranza. Nella maggioranza, inoltre, ha determinato anche le dimissioni da consigliere di Francesco Ferrieri della civica “Decaro per Bari” che, per protesta proprio contro la realizzata pista ciclabile – come abbiamo già riferito in un nostro precedente servizio di mercoledì scorso sull’inesistente decentramento comunale – ha abbandonato l’incarico elettivo con 8 mesi di anticipi rispetto alla scadenza naturale, annunciando che non si sarebbe più candidato per una “poltrona che – ha denunciato lo stesso Ferrieri – non serve a nulla” e che di conseguenza genera solo sprechi di denaro da parte di un’Amministrazione, quella di Decaro per l’appunto, che continua a tenere in vita istituti politici interni al Comune il più delle volte non tiene conto né dei pareri richiesti, né tantomeno li chiede anche quando trattasi di interventi, come la pista ciclabile realizzata su viale Japigia, d’interesse strettamente di quartiere. Infatti, la pista ciclabile contestata a Japigia, secondo quanto riferiscono molti cittadini della zona, sta creando non pochi problemi in detta omonima strada non solo a 85 attività commerciali che da ambo i lati si affacciano sul viale e che da fine luglio, ossia da quando è stata realizzata la ciclovia, hanno subito un consistente calo negli incassi, poiché il ristringimento della carreggiata stradale sta causando ingorghi nello scorrimento del traffico e situazioni di pericolo per i pedoni, soprattutto tra gli anziani che, per depositare i sacchetti dei rifiuti nei cassonetti, non più affiancati al marciapiede ma spostati sul bordo esterno della pista ciclabile, sono costretti a scendere dal marciapiede ed a percorrere in aderenza ai veicoli in transito i contenitori dell’Amiu. Ma a rendere ancor più clamorosa la protesta dei residenti ed operatori economici di viale Japigia, sostenuta dall’odg di Boccasile ed approvato dal Consiglio del “Municipio 1” è stata sicuramente la risposta data ad in interrogazione consigliare nell’Aula “Dalfino” da parte dell’assessore Galasso. Infatti, l’assessore ai LL.PP di Decaro, alla sollecitazione di accoglimento dell’odg del “Municipio 1” di eliminazione della pista ciclabile di viale Japigia e di ripristino della situazione preesistente, ha replicato affermando che la civica Amministrazione non può accogliere detto provvedimento, poiché si tratterebbe sostanzialmente di voler ripristinare su viale Japigia una situazione di illegalità in quanto, senza la pista ciclabile su detta via, si tornerebbe a parcheggiare, in assenza di vigili, in doppia o tripla fila. E ciò – come è noto – è illegale. Quindi, per l’assessore Galasso, anche il contenuto del provvedimento approvato dall’Assemblea di decentramento, benché legittimo sotto l’aspetto formale, sarebbe invece “illegittimo” eticamente, perché se accolto dall’Amministrazione favorirebbe una potenziale illegalità. Peccato, però, che nessuno dei consiglieri municipali che hanno approvato quell’Odg abbia finora chiesto all’assessore Galasso se sia più eticamente “illegale”, la richiesta di rendere più vivibile una strada urbana, per creare meno disagi ai cittadini e meno danni economici ai commerciati di detta via, oppure il comportamento di un’Amministrazione che, pur sapendo che il decentramento a Bari sostanzialmente non esiste (tanto è vero che la stessa Amministrazione spesso e volentieri se ne infischia altamente delle scelte dei Municipi, o addirittura li ignora financo per un semplice pare, come in questo clamoroso caso di Japigia), però continua a tenere in vita un decentramento i cui relativi costi politici a Bari sono ormai stellari e generano per il Comune un clamoroso ed evidente spreco di risorse finanziarie pubbliche che potrebbero essere invece destinate ad altri più utili impieghi per la collettività? Un interrogativo, questo, a cui nella nostra città dovrebbe forse essere chiamato a rispondere non soltanto l’assessore Galasso, ma anche altri. A cominciare dai principali esponenti e forze politiche presenti nell’aula “Dalfino”.
Giuseppe Palella
Pubblicato il 13 Ottobre 2023