Poliambulatorio di Santo Spirito: tempi lunghi e burocrazia, presto un’interrogazione
Lamentele a non finire sul funzionamento del centro servizi sanitari dell'ex frazione barese
Tiene ancora forte la barra puntata dritta sul recupero e soluzione dei problemi che attanagliano ospedali e ambulatori di periferia in Terra di Bari, il consigliere regionale e presidente provinciale di Fratelli d’Italia, Michele Picaro. E dopo l’ospedale di Corato e gli ambulatori di Giovinazzo e Toritto, ora il sopralluogo è toccato al Poliambulatorio di Santo Spirito, per cercare di superare criticità e problemi, ampliando l’offerta dei servizi a beneficio dei cittadini. “Le criticità al Poliambulatorio Asl di Santo Spirito a Bari vanno affrontate e risolte. Problematiche che avevo già portato all’attenzione dell’Asl di Bari e all’assessorato regionale alla Sanità nel mese di gennaio, senza per? ricevere risposte”, attacca Picaro, annunciando la presentazione d’una interrogazione sul tema. “Sono numerose le criticità segnalate dai cittadini e che ho potuto riscontrare attraverso un sopralluogo informale all’interno della struttura, per cui all’ufficio protesi, fermo restando la possibilità di richiederli tramite email, chiederò ai vertici dell’azienda sanitaria locale di Bari e dell’assessorato alla sanità che si possa ripristinare il servizio di domanda cartacea. Molti utenti infatti, soprattutto anziani, non sono pratici nell’utilizzo di strumenti informatici, eppoi c’è la possibilità di utilizzare personale dipendente che espletava già il servizio senza alcun aggravio di costi, con la possibilità anche di poter consegnare la documentazione al Poliambulatorio”. Andiamo avanti. “I tempi di attesa per i prelievi, che si aggirano sui quarantacinque giorni, sono assolutamente non giustificabili, considerato che in alcune giornate si riesce a superarne quaranta al giorno ed in altre, non si comprende per quali motivazioni, se ne prevedano non oltre i trenta prelievi giornalieri al Poliambulatorio di santo Spirito. Per quel che concerne il Pua (accesso malati terminali), premesso che il servizio è di competenza comunale -continua il consigliere Picaro – è quanto mai necessario interagire con il Comune di Bari al fine di ripristinare il servizio. Per quanto riguarda l’assistenza domiciliare integrata, questo non viene svolto perché pare manchino infermieri per espletarlo. Si tratta di un grave disservizio arrecato all’utenza di cui non sono note le motivazioni e per il quale bisogna trovare opportune soluzioni. Infine, circa il consultorio familiare, a seguito del ripristino delle attività presso il quartiere di San Pio, sarebbe opportuno avviare forme di pubblicità all’utenza. Infatti, le precedenti limitate due visite al giorno non possono essere giustificate se non da un ridotto impegno del personale medico e di supporto (ostetrica). E infine sarebbe quanto mai necessario provvedere al rinnovo delle attrezzature sanitarie per migliorare le prestazioni”, conclude Picaro. Ma anche l’ex presidente della Circoscrizione Palese-Santo Spirito, Leonardo Damiani, ha le sue buone ragioni per lamentare l’attuale funzionamento del poliambulatorio nell’ex frazione barese. “Vent’anni fa non c’era tanta burocrazia a rendere così complicata e difficile la vita degli utenti nel settore dei servizi sanitari. Tanto per fare un esempio, per quanto riguarda la fornitura delle protesi, ora è l’azienda sanitaria che decide dopo le visite ai pazienti. E allora, domando e dico, il fisiatra che effettua lui personalmente le visite a chi ne ha bisogno, perchè non esercita lui direttamente potere decisionale, senza passare per l’Asl di Bari? Eppoi vorrei ricordare che al Poliambulatorio di Santo Spirito hanno chiuso un servizio che funzionava egregiamente, qual era quello di riabilitazione psichiatrica: chi e perchè ha assunto tale decisione?”
Francesco De Martino
Pubblicato il 7 Marzo 2023