Chiude il portone centrale del Policlinico in Piazza Giulio Cesare e per due mesi i pedoni avranno accesso all’Ospedale solo dai varchi laterali e secondari situati tra Viale Orazio Flacco e Viale Ennio. Entrano così nella fase cruciale i lavori di ristrutturazione della vecchia palazzina che ospita la Direzione Generale
dell’Azienda Consorziale Policlinico, per cui a partire da lunedì prossimo, 15 aprile, i pedoni non potranno più attraversare lo storico portone centrale di Piazza Giulio Cesare, vietato –almeno così preannunciano i vertici dell’azienda sanitaria barese- per la durata di due mesi. <>, si legge nei comunicati ufficiali partiti ieri dal padiglione che sarà chiuso tra pochi giorni, ma, a parte i disagi, i problemi veri di questi lavori sono altri. E li ha denunciati e messi in fila l’ex consigliere comunale barese Gino Cipriani che a marzo ha depositato un dettagliato esposto-denuncia sui 200mila euro spesi dall’azienda ospedaliera Policlinico per effettuare quei lavori. Anzi, ad essere più precisi, per saldare l’affitto quadrimestrale di alcuni Box modulari destinati ad ospitare il personale tecnico e amministrativo dello stesso Policlinico per dare modo all’impresa incaricata di effettuare i lavori di riqualificazione. I magistrati contabili hanno già acquisito i documenti per accertare, come affermato dal segretario del Gruppo Indipendente-Libertà, se ci sono state irregolarità nelle deliberazioni adottate dalla Direzione Generale del Policlinico di Bari per deliberare quei lavori. Punto di partenza delle presunte irregolarità, la delibera N. 1449 del 4 dicembre 2012, con la quale l’Azienda Policlinico diretta da Vitangelo Dattoli ha inteso, a seguito di ristrutturazioni della palazzina degli uffici Amministrativi, trasferire il personale già operante presso gli stessi all’interno di Box in materiale ferroso posizionati all’aperto, nell’area antistante la palazzina che ospita attualmente i citati uffici. <>, si legge nell’esposto di Cipriani. Il quale, oltre a precisare che la decisione adottata dal ‘general manager’ Vitangelo Dattoli è stata adottata unilateralmente e cioè senza aver ascoltato le Organizzazioni Sindacali accreditate all’interno dell’Azienda, ha mostrato le perplessità maggiori sui tempi necessari a concludere quei lavori in quanto, anche se l’azienda vorrebbe concluderli nei prossimi due mesi, quasi certamente la consegna slitterà. Sicchè si renderà necessario prorogare l’affitto dei ‘container’ dove sono stati allocati temporaneamente i dipendenti che prima lavoravano nel padiglione posto all’ingresso di piazza Giulio Cesare. Insomma, il dubbio è che l’importo dell’appalto per l’affitto dei box sia stato limitato a soli quattro mesi, pur essendo quasi certamente quei lavori sarebbero durati più a lungo, probabilmente per non innalzare la soglia necessaria a celebrare gare e licitazioni. Ma per capuire se si tratta di cattivi pensieri o legittimi sospetti, bastera’ aspettare qualche altra settimana, magari sommando tutte le altre spese per strumentazioni ed allacciamenti necessari alla realizzazione di nuovi impianti elettrici, approvvigionamento di luce, acqua, eccetera eccetera….
Francesco De Martino
Pubblicato il 12 Aprile 2013