Policlinico, raccolgono rifiuti tossici, invece di stare in lavanderia
In primo piano il servizio di raccolta ROT (rifiuti tossici ospedalieri) all’interno del Policlinico Consorziale di Bari per le presunte, gravi violazioni del Decreto Legislativo n. 81/08 (ex Legge 626) e norme contrattuali annesse e connesse. A denunciarlo con una lunga e puntigliosa missiva spedita anche al reparto Nucleo Antisofisticazioni (Nas) dei Carabinieri, oltre che ai vertici sanitari e amministrativi dello stesso Consorziale, è stato Luigi Cipriani, Segretario Generale della Organizzazione Sindacale ‘Gruppo Indipendente Libertà G.I.L.- Sanità’. Secondo Cipriani difatti, presso il Policlinico di Bari, alcune unità ricoprenti i profili professionali di Ausiliari Socio Sanitario, OTA (operatore tecnico assistenza) e di Operatore Tecnico di lavanderia…. sono adibite alla raccolta dei ROT (rifiuti tossici ospedalieri). Infatti l’ex consigliere comunale barese con una propria nota del giorno 11 ottobre 2013, indirizzata al Direttore Sanitario dell’Azienda Policlinico di Bari, chiedeva un incontro urgente, allo scopo di chiarire, definitivamente, se il personale in questione fosse stato adeguatamente formato e qualificato, nonché dotato della del vestiario e delle attrezzature necessarie. E cioè la strumentazione (dosimetro) atta a monitorare eventuali dispersioni nocive per la salute degli stessi. Preso atto del totale silenzio da parte della Direzione Sanitaria di piazza Giulio Cesare, a fronte di un problematica riguardante l’incolumità degli ignari dipendenti, – considerato come risulta che, ad oggi, la stessa Direzione Sanitaria non ha organizzato alcun corso di formazione, rivolto ai dipendenti, attinente il trattamento dei rifiuti speciali – e non avendo ricevuto alcuna risposta, il rappresentante del Gil-Sanità ha denunciato i fatti così come descritti, tali da configurare eventuali ipotesi di reato contro la persona. Ma Cipriani vuole cercare di risolvere la questione e pertanto ha chiesto l’intervento urgente di chi di dovere <<….al fine di scongiurare ulteriori rischi che potrebbero compromettere la salute dei dipendenti, richiedendo altresì, laddove ne ricorressero le condizioni, la sospensione immediata del servizio, come attualmente svolto>>.
Antonio De Luigi
Pubblicato il 6 Novembre 2013