Polignano, la grande bellezza a … pagamento
Ci si augura che Matera, l’incantevole città dei sassi, che tra poco sarà capitale mondiale della cultura, e la “bella ” Gallipoli , l’Ibiza italiana , non seguano l’esempio di Polignano a Mare, imponendo ai turisti un ticket di ingresso per accedere ai rispettivi centri storici. La ridente cittadina marinara del sud est barese ha deciso , in vista delle festività natalizie, di installare i tornelli dinanzi agli archi di ingresso del suo centro storico, facendo pagare i visitatori. L’evento organizzato, dal titolo “meraviglioso Natale”, è senza dubbio entusiasmante, uno spettacolo luminoso che rievoca la magia natalizia, realizzato con magistrale estro creativo per sognare ad occhi aperti. Dunque, un plauso agli organizzatori. Il rovescio della medaglia di questa incantevole manifestazione ha però un sapore agro dolce: per accedervi occorre pagare 5 euro. La card di ingresso, per attenuare il comune malcontento, concede al visitatore piccoli sconti e agevolazioni. La decisione ha scatenato ovviamente polemiche, dividendo sia residenti ( per loro l’ingresso è gratuito) che i commercianti del posto tra favorevoli e contrari a questo provvedimento, forse unico ,adottato per la prima volta da un Comune in Italia. Polignano da anni ospita belle e interessanti manifestazioni, sia culturali , come la seguitissima kermesse estiva del “Libro possibile”, che sportive, come la gara mondiale dei tuffi da grandi altezze. Spettacoli che richiamano vaste platee e che, è giusto rimarcarlo , almeno fino ad ora, sono stati gratuiti. La polemica si è ora spostata anche sul versante politico: possibile che una giunta comunale di centro – sinistra, che per sua vocazione naturale dovrebbe avere il concetto del “bello condiviso” ,faccia pagare chi viene a visitare i suoi incantevoli luoghi? Facendo un calcolo spicciolo, ad esempio, una famiglia di quattro persone che proviene dalla provincia dovrebbe spendere una ventina di euro per godere di uno spettacolo bello , quanto costoso. Il sindaco Domenico Vitto si è giustificato adducendo come motivazione i costi sostenuti dagli organizzatori per la realizzazione dello straordinario evento; la qualcosa, però, non ha convinto molte persone che sui social network hanno dato sfogo a mille lamentele in proposito. Possibile che grandi sponsor e multinazionali , in considerazione dell’enorme richiamo che ha Polignano ormai in ambito internazionale, e vista la bella ed “illuminata” iniziativa ,non siano stati invogliati ad aderirvi coprendo cospicuamente le spese? Politicamente,inoltre , a livello locale non si conoscono ancora le reazione dei partiti di opposizione, se favorevoli o meno al biglietto di ingresso a pagamento. Per la cronaca, venerdì sera c’è stata in paese l’inaugurazione ufficiale con l’accensione delle luminarie. E la guest star dell’evento chi poteva essere se non la coppia più asfitticamente presenzialista degli ultimi anni in fatto manifestazioni di richiamo? Il buon Michelone, governatore della Regione Puglia ,ed il sindaco Decaro , presidente nazionale Anci, non si sono ovviamente perduti la più classica delle passerelle mediatiche. Emiliano , la cui lista ha supportato alle amministrative il sindaco Vitto in carica dal 2012, si è detto anche lui favorevole al ticket a pagamento. Del resto Emiliano , soprattutto negli ultimi tempi, di luci pare che se ne intenda visti e considerati i costi milionari delle plafoniere d’oro installate nel “palazzo delle meraviglie”, ovvero la nuova sede del consiglio regionale a Japigia dando la stura ad un vero e proprio scandalo che tanto clamore mediatico ha suscitato a livello nazionale. Ci sarebbe a questo punto da sperare che Polignano , questa piccola perla dell’Adriatico , non abbia fatto da apripista ad altre analoghe iniziative: vedere, ad esempio, i tornelli con i ticket a pagamento regolare l’ingresso all’incantevole Carnevale di Venezia farebbe indignare anche lo spirito libertino di Giacomo Casanova.
Piero Ferrarese
Pubblicato il 20 Novembre 2018