Ponte XX Settembre, un data significativa
Quello che è stato il primo cavalcavia di Bari e che collega il borgo Murattiano a Carrassi è intitolato all’ultima data del Risorgimento
E’ stato il primo cavalcavia di Bari; venne inaugurato l’11 luglio 1970. Per il fatto di collegare il borgo Murattiano a Carrassi è’ noto come il ‘Ponte di via Unità d’Italia’, ma il suo vero nome è ‘Ponte XX settembre’. Di fatto, un secondo battesimo, giustificato dal tornare fastidiosamente inspiegabile all’uomo della strada la data in oggetto. A cosa fa riferimento questo 20 settembre ? Nessuna targa esplicativa lo spiega, pochissimi lo sanno. Era il 20 settembre 1870 quando le truppe del neonato Regno d’Italia, aperto un varco a cannonate nelle mura di Roma (la famosa breccia di Porta Pia) strappavano la città eterna allo Stato Pontificio per farne la capitale del nuovo Regno ; dunque, il cavalcavia barese fu inaugurato in occasione del primo centenario di quello storico avvenimento. Il breve atto di guerra (tutto si risolse nel giro di sei ore) fu relativamente cruento : 49 morti e 141 feriti tra le file dell’esercito italiano e 20 morti e 49 feriti per l’esercito pontificio. Sulle ragioni per le quali papa Pio IX non oppose una ferma resistenza sono state fatte varie ipotesi : la più accreditata è quella della rassegnazione della Santa Sede all’impossibilità di evitare la conquista dell’Urbe, stante il mancato intervento dei Francesi i quali, pur storici difensori del papato, in quel frangente per opportunità politica preferirono defilarsi. La volontà del Papa fu quindi di ritirare le truppe entro le mura e limitarsi a un puro atto di resistenza formale. Il resto è noto : Dichiaratosi “prigioniero politico del governo italiano”, il pontefice si rinchiuse sdegnosamente nei palazzi del Vaticano emanando l’enciclica ‘Respicientes ea’ nella quale bollava come “nulla e invalida” l’occupazione dei domini della Santa Sede. Nel maggio dell’anno dopo il Regno d’Italia promulgò le Legge delle guarentigie con cui veniva assegnato alla Chiesa l’usufrutto a vita dei beni che ora appartengono alla città del Vaticano e veniva riconosciuta l’indipendenza del Papa. Ma il compromesso non venne mai accettato né da Pio IX né dai suoi successori. Anzi, nel 1874 Pio IX rilanciò la sua sfida emanando il ‘Non espedit’ con cui veniva vietata ai “cattolici italiani” la partecipazione alla vita politica. Soltanto in età giolittiana tale divieto sarebbe stato eliminato progressivamente prima da Pio X, poi da Benedetto XV fino al completo rientro dei cattolici “come elettori e come eletti” nella vita politica italiana, il che coincise nel 1919 con la fondazione del Partito Popolare Italiano di don Luigi Sturzo. Il contenzioso tra Stato italiano e Santa Sede trovò finalmente soluzione nel 1929, con la sottoscrizione dei Patti Lateranensi. – Nell’immagine, ‘Breccia di Porta Pia’, pittura ad olio di Michele Cammarano eseguito nel 1871 ed oggi conservata a Napoli, nel Museo Nazionale di Capodimonte.
Italo Interesse
Pubblicato il 20 Settembre 2024