“Porta futuro? Annunci pre-elettorali in vista delle elezioni regionali. E basta…”
Il polo della ricerca al Quartiere Libertà; nella ex Manifattura uno sportello per l’occupazione giovanile, via libera al progetto ‘Porta Futuro’: tante belle parole, magnifici progetti e roboanti promesse, ma di concreto che tipo di attività lavorativa porterà ai giovani disoccupati del quartiere? Niente di niente. Ne è pienamente convinto l’ex consigliere comunale barese Gino Cipriani, pronto subito a evidenziare che anche in questa circostanza, così come ampiamente dimostrato dalla farsa “riattiviamo via Manzoni”, piovono altri annunci per l’ennesimo “bluff” da parte degli amministratori regionali e comunali. L’ultimo progetto, che si addice più al titolo di un film o una ‘fiction tv’, dovrebbe prevedere l’insediamento di uno sportello per l’avvio di imprese giovanili, nonché per le illusorie iniziative da parte del C.N.R., che costerà oltre 5 milioni di euro. <
il sindaco Antonio Decaro, il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, l’assessore regionale alle politiche giovanili Guglielmo Minervini e l’assessora alle politiche attive del lavoro del Comune di Bari Paola Romano hanno presentato in pompa magna l’accordo che individua nel Comune di Bari il soggetto attuatore per lo sviluppo del “Sistema Puglia – Porta Futuro Bari – Fase 1” e “Sistema Puglia – Porta Futuro Bari – Fase 2”, il primo centro servizi sperimentale di accoglienza, orientamento e formazione al servizio delle esigenze occupazionali dei cittadini. Obiettivo di Porta Futuro? Creare un ‘hub urbano’ e di respiro metropolitano che possa favorire sul territorio la piena integrazione dei giovani nel mercato del lavoro garantendo accoglienza, sostegno, formazione e orientamento sia sul fronte della domanda (under 35) che dell’offerta (imprese, distretti, rappresentanze). Il centro servizi è stato realizzato nei locali della ex Manifattura dei Tabacchi per volontà dell’amministrazione comunale che vorrebbe promuovere l’aggregazione di persone ed energie in un quartiere con la più alta densità di popolazione giovanile in cerca di lavoro. L’intervento avrà un costo complessivo (fase 1-2) comprensivo di lavori di ristrutturazione, progettazione, arredi, tecnologie e servizi di 5 milioni e 120mila euro di cui oggi la Regione soltanto stanzia 5 milioni di euro. La restante parte deriva dal finanziamento “Giovani in rete”- Dipartimento della Funzione Pubblica in collaborazione con Città Metropolitana di Roma nell’ambito dell’iniziativa Porta futuro. <
Francesco De Martino
Pubblicato il 14 Marzo 2015