‘Portata’: duecento libri
Fino ad alcuni anni fa in Piazza Moro sostava in permanenza un vecchio bus a due piani dismesso dall’Amtab e utilizzato dall’Ente Provinciale per il Turismo come postazione informativa a beneficio dei viaggiatori appena scesi a Bari Centrale. Sappiamo pure di bus voltati a bar e micro cine-teatri. Ma il reimpiego di maggior successo per questi colossi della circolazione è la biblioteca mobile. La biblioteca viaggiante non è una novità. La prima di cui si abbia notizia risale al 1859 e fu attiva a Warrington, in Inghilterra ; ovviamente, era ippotrainata.Funzione delle librerie mobili è fornire servizi bibliotecari là dove essi sono impensabili, come i piccoli centri isolati, le zone rurali e quelle di montagna. Se queste località appartengono a paesi in via di sviluppo, il bus – oppure il furgone, il camioncino, il camper e, nelle aree fluviali, il barcone – viene sostituito da animali da soma (i libri viaggiano stivati dentro ceste). In Kenya le biblioteche viaggiano a dorso di cammello nei distretti di Garissa e Wajir, al confine con la Somalia(il servizio venne utilizzato come sfondo per il romanzo ‘The Camel Bookmobile’, scritto nel 2007dalla giornalista statunitense Masha Hamilton). Sulle vette montuose del Venezuela i muli danno vita alle bibliomulas. Nello Zimbabwe una biblioteca mobile tirata da un asino viene utilizzata non soltanto per la distribuzione dei libri, ma anche per consentire l’accesso a Internet e alle risorse multimediali. L’insegnante colombiano Luis Soriano ed i suoi due asini, Alfa e Beto, portano libri ai bambini nei villaggi rurali due volte la settimana : il servizio è noto come Biblioburro… In Svezia e Norvegia talune località sono raggiunte da battelli-biblioteche. Durante le guerre mondiali camion forniti di libri raggiungevano gli ospedali e le prime linee. In tutti i casi le tappe della libreria mobile sono distribuite lungo un preciso itinerario e hanno cadenza settimanale in modo che l’utenza possa prendere in prestito volumi, restituirli e prenotarne di nuovi. Dopo aver toccato l’apice nel secondo dopoguerra, tale funzione ha cominciato a declinare negli anni ottanta. Al declino si è posto rimedio aggiornando via via il servizio con audiolibri, cd-rom, videocassette, DVD, attrezzature informatiche e, infine, con l’accesso alla Rete. Ora però che il personal computer è di casa ovunque, anche più di televisore e frigorifero, la biblioteca viaggiante sembra orientata a tornare sui suoi passi. Sta tornando, cioè, a rilanciare il libro cartaceo. E’ quanto sta avvenendo a Taranto, dove un mezzo per il trasporto pubblico urbano destinato alla rottamazione è stato voltato in un bibliobus della ‘portata’ di oltre duecento libri. In più il mezzo dispone di uno spazio riservato ai burattini, uno schermo e angoli attrezzati per il gioco e la fantasia dei bambini dai 6 agli undici 11 anni; in un secondo momento, nel rispetto delle norme anti Covid, il Bibliobus si aprirà a tutti i cittadini.
Italo Interesse
Pubblicato il 30 Dicembre 2020