Porto di Torre a Mare: i lavori ora li segue solo il Comune
A dicembre la Regione ha dirottato il contributo a un ente civico che, però, pensa solo alle grandi opere

Porto di Torre a Mare, lavori di escavazione dei fondali da terminare entro la fine di quest’anno: questa, almeno, la volontà sventolata dal Palazzo di Città e che emerge dalle dichiarazioni degli amministratori baresi, assessore ai Lavori Pubblici Domenico Scaramuzzi in primis. Convocato, infatti, un paio di mesi fa dalla Commissione consigliare interessata a conoscere, appunto, lo stato reale della procedura finalizzata, appunto, al dragaggio del porticciolo dell’ex frazione, Scaramuzzi è apparso ottimista, certo di poter riguadagnare il tempo perduto. Un’opera che, nonostante l’affidamento tramite gara pubblica anni fa, non è ancora stata realizzata per colpa d’un contenzioso che ha visto l’ente contrapposto alla ditta aggiudicataria, risolto concordemente e senza costi per l’amministrazione comunale l’anno scorso. Ma a parte l’ennesimo appalto bloccato dai soliti ricorsi e controricorsi giudiziari, a Bari non si parla d’altro che di piani strategici e grandi appalti, opere stra-milionarie avviate quasi sempre dalla giunta Decaro che spera di restare negli Annali per ‘Costa Sud’ e relativo completamento delle aree tra Pane e Pomodoro e Torre Quetta. Ma anche d’una viabilità che cancellerà una volta per tutte ruderi ed ex case chiuse per piantare campi da tennis, paddle e calcetto. Importo dei lavori? 7 milioni 500mila euro – tanto per iniziare – che consentiranno pure d’aumentare le superfici destinate al pubblico dell’attuale spiaggia, con una conseguente riduzione dell’affollamento. Eppoi chioschi in legno amovibili e attività di servizio come bar, piccoli ristori o edicole (ma se stanno chiudendo tutte, a Bari?) con l’obiettivo di migliorare l’attuale offerta. E il porticciolo di Torre a Mare, completamento naturale del lungomare barese, almeno verso sud, ridotto nella bella stagione a una specie di acquitrino dove ci corrono perfino le biciclette dei ragazzini (…guardare la foto, pe credere)? Se adesso l’ufficio tecnico comunale sta provvedendo all’affidamento d’un nuovo incarico di progettazione (ai sensi del D. lgs 36/2023), indispensabile con le norme in vigore sugli appalti negli ultimi anni, la Regione – con un atto adottato a fine dicembre 2024 – ha a sua volta autorizzato il dirigente della Sezione Opere Pubbliche e Infrastrutture a procedere alla concessione del finanziamento al Comune di Bari per l’intervento riguardante, appunto, il porto di Torre a Mare. Un contributo ammontante complessivamente a 1.102.296,99 euro che verrà corrisposto in corso d’opera, a intervenuta contabilizzazione dei lavori sottoscritta dal responsabile del procedimento e fino al provvedimento comunale di approvazione degli atti contabili e di collaudo o regolare esecuzione dei lavori di escavazione, come si legge negli atti e provvedimenti approvati dalla Regione. Insomma, ora al Comune di Bari è vietato aspettare ancora o rimandare ‘ad nutum’ un intervento promesso e ripromesso da decenni. “È finalmente ripartito l’iter per il dragaggio del porto di Torre a Mare”, ha commentato l’assessore Scaramuzzi parlando d’una vicenda che si trascina da oltre dieci anni e che a fine 2024 ha rivisto al tavolo tecnici regionali e comunali per allineare le strutture al nuovo cronoprogramma degli interventi.
Francesco De Martino
Pubblicato il 29 Gennaio 2025