Cronaca

Pos obbligatorio, i piccoli commercianti pronti alle barricate

Si preparano altri giorni caldi per i piccoli commercianti, ancora più tartassati per colpa dei pagamenti di qualsiasi importo che, se non saranno eseguiti con carta di credito e bancomat, saranno sanzionati. È l’ultimo provvedimento del Governo giudicato ‘inopportuno e iniquo per le imprese più piccole’ hanno già innalzato le barricate i commercianti baresi con Benny Campobasso, presidente Confesercenti/Puglia. Il quale calca la mano sul costo per le imprese della moneta elettronica – soprattutto sulle transazioni di importo ridotto – che è attualmente fin troppo elevato. E questa disposizione aggrava ulteriormente la situazione di molte realtà commerciali e dei servizi che hanno margini molto stretti e che rischiano ulteriori riduzioni. L’introduzione delle sanzioni, poi, sembra un ulteriore accanimento rivolto alle imprese se si considera che tra il 2014 ed il 2021 i POS sono più che raddoppiati, passando da 1.8 a 4.1 milioni, nonostante l’aggravio di costo dell’1% per il POS ‘fisso’ e del 2.7% per il ‘cordless’ di ultima generazione, penalizzando il commerciante che ci rimette fino a oltre 1000 euro a seconda del tipo di dispositivo utilizzato e del relativo contratto, oltre che del volume delle transazioni. Confesercenti e Campobasso da tempo sostengono un maggiore utilizzo della moneta elettronica per azzerare i rischi derivanti dalla gestione del contante, <<…ma la strada da percorrere non è quella dell’imposizione, ma della riduzione delle commissioni applicate per l’accettazione di carte di credito e di debito che dovrebbero essere azzerate per importi fino a 50euro. Inoltre, è da promuovere la competizione tra carte di credito e di debito e i sistemi di pagamento tecnologicamente più evoluti, next/gen, il cui costo di utilizzo per gli esercenti è già oggi notevolmente inferiore, ma che rimangono ingiustamente esclusi dal provvedimento>>. Fatto sta che da ieri, 30 giugno, potrebbero scattare multe e sanzioni per commercianti, artigiani e professionisti che non accettano i pagamenti, appunto, tramite il dispositivo che serve a gestire i pagamenti elettronici con bancomat o carte di credito. E’ anche vero che da tempo esisteva quest’obbligo e già una decina di anni fa si stabilì la normativa, nel decreto legge 179, anche se -all’italica maniera – fino a oggi si è sempre rimandata l’entrata in vigore delle multe per chi non offre al cliente la possibilità di usufruire del Pos. Ma il problema più urgente da affrontare riguarda i pagamenti per pochi euro allorquando, per esempio, in edicola si comprano un paio di giornali e una rivista. E a Bari pronti ad alzare subito la voce sono proprio gli edicolanti, che nella città-capoluogo in pochi anni si sono più che dimezzati. E l’obbligo del Pos non contribuirà certo a migliorare la situazione. <<Ci mancava solo questo -dice quasi piangendo un’edicolante in una via non lontana dal centro – per farmi chiudere tutto e tornare disoccupato. Già arrivavo a stento a fine mese, con un margine di guadagno bassissimo, mentre le spese aumentano di giorno in giorno. Ma adesso, tra l’acquisto di quella macchinetta e le commissioni da pagare…basta. Chiudo tutto>>. Piccoli commercianti e imprenditori, tabaccai ed edicolanti in testa, in effetti hanno sempre protestato contro il livello di commissioni che devono pagare per potersi ‘abbonare’ al servizio e detenere il dispositivo. Accade spesso che molti commercianti avvisino i clienti che non accettano pagamenti elettronici al di sotto di 10 euro, cosa che non sarà più possibile dall’altro ieri, nemmeno a parole. Eggià adesso potrebbero scattare multe che riguarderanno tutti i negozianti, ma anche falegnami, fabbri, idraulici fino ai liberi professionisti se i loro clienti, al rifiuto del pagamento elettronico, s’impunteranno e li denunceranno.

Francesco De Martino


Pubblicato il 2 Luglio 2022

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