Cronaca

Posti per disabili solo per gli iscritti nelle liste di collocamento di Bari …

Discriminazioni tra i disoccupati iscritti nelle liste delle categorie protette negli uffici di collocamento in Puglia? Potrebbe accadere anche questo secondo il neo-rieletto consigliere regionale Sergio Blasi. “Mi preme rendere nota una questione delicata, che però è importante segnalare, a meno che non si voglia avallare una disparità di trattamento tra lavoratori della provincia di Bari e quelli delle altre province della Puglia. Nei giorni scorsi con determinazione del dirigente del Settore Personale e Organizzazione della Regione Puglia –spiega ancora Blasi- è stato pubblicato nel Bollettino Ufficiale un avviso pubblico per passaggio diretto di personale per la copertura di quaranta posti a tempo pieno e indeterminato riservato esclusivamente alle persone disabili che sono state assunte presso una pubblica amministrazione ai sensi della predetta legge. E fin qui tutto bene. Ma nella determina “…per le posizioni che risulteranno vacanti all’esito della preventiva mobilità volontaria”, viene indetta una “residuale selezione pubblica per titoli ed esami per assunzione nominativa, riservata ai disabili iscritti negli elenchi del collocamento mirato tenuti dall’Ufficio Collocamento obbligatorio della Provincia di Bari”. Bella roba. Inutile dire che il consigliere regionale del Partito Democratico batte forte i pugni sul tavolo e chiede alla dirigente di Settore e di Area Domenica Gattulli per quale motivo non sia stata posta la necessaria attenzione su questo secondo passaggio della selezione pubblica. Proprio in quel passaggio dell’avviso in cui espressamente riserva un trattamento differente ai lavoratori disabili iscritti agli elenchi dei centri per l’impiego delle Province diverse da quella di Bari. “E accanto a ciò mi chiedo –prosegue Sandro Blasi- come mai i rappresentanti del territorio salentino in giunta non siano intervenuti a tutela del corretto coinvolgimento di tutte le province della Regione in questa procedura di selezione. Questa storia deve finire, perché non ci possono essere disabili di serie A solo perché residenti in provincia di Bari o di serie B o C perché residenti nelle province pugliesi”.  Una brutta storia, insomma, specie se si aggiungono le cifre col segno meno della relazione sull’attuazione della L.68/99 sulle assunzioni riservate ai portatori di handicap: ancora una volta parte della colpa può essere attribuita alla crisi – a causa della quale, ad esempio, sempre più aziende chiedono esoneri o sospensioni temporanee all’obbligo di assunzione di lavoratori appartenenti a categorie protette. Ma non è solo quello a disturbare i sogni dei disabili pugliesi, visto ciò che accade nell’ente Regione a causa di qualche funzionario e dirigente – diciamo così…- un po’ troppo distratti.

 

Francesco De Martino


Pubblicato il 13 Giugno 2015

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