Cronaca

Poveri vigili, tra multe inutili e gabbiotti abbandonati

La prima sanzione arrivò quasi subito, circa un anno e mezzo fa, comminata a un giovane barese per aver gettato a terra un mozzicone di sigaretta in pieno centro a Bari, all’inizio dell’anno dopo che, con la solita grancassa, era stata firmata l’ordinanza sindacale che vietava di gettare per terra la ‘cicca’ della sigaretta, a Bari. E il giovanotto, che dopo qualche timida protesta aveva conciliato i cento euro (in ogni caso il minimo sanzionabile) di contravvenzione comminata dagli agenti di Polizia Municipale, aveva anche ammesso di non sapere niente di quel pezzo di carta firmato dal sindaco Decaro che vietava tassativamente di abbandonare, appunto, il mozzicone di sigaretta dopo aver fumato. Ma cosa è successo in Città dopo questi circa venti mesi, in seguito alla sensibilizzazione e formazione degli agenti in divisa bianca? Sì, insomma, sono state rispettate dai fin troppo riottosi cittadini baresi le ormai non più nuove norme antifumo volute dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin e applicate a volo dal primo cittadino barese Antonio Decaro che, forse già annusava la nomina a capo di tutti i sindaci della Nazione? In realtà finora di multe fino a 300 euro per chi abbandona per strada ciò che avanza delle sigarette e perfino gomme da masticare e fazzolettini di carta e tanto altro ne sono state comminate pochine per cui, mancando numeri ufficiali dal Comando di Japigia, si contano sulle dite di due mani. Ma  parlare sono i quadretti offerti dalla Città sul tema: basta farsi un giro in centro, ma anche lontano dalle vetrine di via Sparano e piazza Umberto, per rendersi conto che nessuno, tanto meno i giovani hanno inteso la linea dura su igiene e ambiente avviata dal Comune di Bari. E soprattutto pochissimi usano i posacenere portatili e cestini portarifiuti quando hanno terminato di assaporare la loro dose di nicotina, ancor meno quelli che usano i posacenere da cinquanta centesimi che si possono conservare in tasca o nella borsetta, terminato appunto di fumare. In verità bisogna notare pure che dei cinquemila posacenere sulla pubbliche vie di Bari non se ne vedranno manco un terzo, ma questo sarebbe un altro discorso, tenuto conto che i problemi da risolvere sono ben altri. Eggià, poveri agenti municipali baresi, costretti a fare le gimkane perfino in bicicletta, dopo l’ultimo mezzo di locomozione imposto dall’amministrazione comunale guidata da Antonio Decaro. Bicicletta che, con in sella i nostri ‘luzzi’, dovrebbe entrare a regime con la bella stagione, a partire dalla prossima primavera dopo qualche problemino iniziale, ancora da superare. Tempi duri, dunque, per i caschi bianchi baresi che dopo la dolorosa e improvvisa dipartita del Comandante Nicola Marzulli stanno facendo i conti con le tante, forse troppe competenze imposte ogni giorno da qualche norma o decreto nuovo, senza avere però direttive ben chiare. Un esempio? Che fine faranno quei gabbiotti disseminati a decine per la nostra Città di Bari, da Japigia a Carrassi-San Pasquale, passando per il centro murattiano e Picome-Poggiofranco? Salvo quello che fa bella mostra al centro di piazza Luigi di Savoia, ogni tanto presidiato, tutti gli altri sono desolatamente vuoti, anche perché proprio il compianto Marzulli voleva a tutti i costi i suoi uomini per strada, ben visibili agli occhi dei cittadini-utenti e non rinchiusi in frigidi gabbiotti che saranno pure dotati di palmare, vetro antiproiettile e computer satellitare, ‘avamposti del quartiere’, come disse l’ex assessore alla Mobilità Emanuele Martinelli, ma sempre desolatamente inutili e vacanti…

 

Francesco De Martino


Pubblicato il 27 Febbraio 2018

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