Cultura e Spettacoli

Premiati Miriam Leone e Giuseppe Tornatore

Una giornata intensa quella che ha caratterizzato, lo scorso sabato, la chiusura del Bif&st, il festival internazionale del cinema di Bari. Premiati nella serata conclusiva Miriam Leone e Giuseppe Tornatore. La nota attrice siciliana ha ricevuto il premio Anna Magnani come miglior attrice per l’interpretazione di Eva Kant nel film ‘Diabolik’ dei Manetti Bros, dando prova di grande sensibilità e professionalità, acclamata dal pubblico barese e assediata dalla stampa.” Non è facile interprete un ruolo che nasce da un’opera fumettistica, poiché è difficile cifrarne l’aspetto psicologico o soddisfare le aspettative di tanti appassionati. Raccontare una storia d’amore che è diventata eterna. Con Eva Kant l’oggetto si fa soggetto, non si tratta più di una donna creata ad ornamento dell’uomo. Ma di una donna consapevole che prende le sue decisioni autonomamente, che sa badare a sé stessa e con una propria personalità ben definita. Ci siamo approcciati al lavoro con grande rispetto e studio dei personaggi, delle ambientazioni e dei costumi. Mi sono presentata al provino già vestita da Eva Kant e alla fine mi hanno detto: Eva Kant sei proprio tu! Eva Kant e Diabolik alla fine sono due personaggi di grande eleganza poiché il mondo intorno a loro è profondamente marcio. Il pubblico empatizza con loro perché hanno un’etica di rispetto non comune. Poi quello che mi ha affascinato è che quando Eva Kant decide di diventare la compagna di Diabolik non può più mostrarsi in società con il suo vero volto. Mi è sembrato un atto simbolico molto significativo. Abbiamo creato dei personaggi da commedia seria, io stessa ho preso lezioni di tennis e di violino per molto tempo per cercare di immedesimarmi nella parte. Mesi di lavoro che si traducono in pochi istanti di scena. Nella mia vita ho affrontato una molteplicità di ruoli ma era la prima volta che mi confrontavo con questa realtà e questo particolare linguaggio. È importante avere un linguaggio che abbracci l’identità, essere sempre oggettivi anche con le parole.” Miriam Leon ha debuttato nel 2010 come attrice sia sul grande schermo con il film Genitori & figli, Agitare bene prima dell’uso, di Giovanni Veronesi, sia sul piccolo schermo con il film TV Il ritmo della vita, diretto da Rossella Izzo. Nel corso della sua carriera sì e cimentata in diversi ruoli, interpretando personaggi complessi e dalle varie sfaccettature. Le ricordiamo per esempio nella fiction ‘ Non uccidere’ o nella produzione kolossal internazionale dedicata alla storia dei Medici.

“In questo momento sono in una fase della mia vita In cui mi piace scegliere film che mi rendono contenta di svolgere questo mestiere, di svegliarmi la mattina e andare sul set con entusiasmo, devo sentirmi completamente coinvolta nel progetto. Quindi tendo a scegliere ruoli in cui possa divertirmi dopo aver interpretato personaggi anche complessi e difficili da raccontare.” Vincitore invece del Premio’ Mario Monicelli’ per il miglior regista con “Ennio”, Giuseppe Tornatore, che ha parlato in video collegamento al Teatro Petruzzelli del suo film e dell’amicizia durata oltre trent’anni con il Maestro scomparso due anni fa. “La scelta di fondo del documentario è stata quella di rapportarsi alla musica, di piegare le interviste e i vari filmati di repertorio alla durata dei brani. Tutto l’impianto visivo doveva adattarsi, nelle mie intenzioni, alla legge della partitura musicale. Ricordo il Maestro come una persona di grande rigore, dedizione al lavoro, costanza e sensibilità”. Nella conferenza stampa di chiusura della manifestazione, alla presenza del Sindaco  Decaro, del Presidente della Regione Michele Emiliano e della Presidente delle Apulia Film Commission Simonetta Dellomonaco, il direttore artistico del festival Felice Laudadio ha fatto un bilancio molto positivo dell’edizione 2022, fornendo dati di considerevole partecipazione e riscontro di pubblico. Michele Emiliano ha dichiarato che Il Bif&st diventerà una Fondazione aperta a tutte le istituzioni pubbliche e private che vorranno prenderne parte, diventando un’istituzione della cultura pugliese come la Fondazione Petruzzelli, e come l’Apulia Film Commission, rispetto alla quale sarà autonoma, per consentirne la programmazione in maniera distinta. “Questa istituzionalizzazione la dobbiamo anche al grande lavoro di Felice Laudadio e alla comune volontà che il Bif&st rimanga un lascito permanente alla Regione Puglia e in particolare alla città di Bari. La Fondazione sarà sobria, spartana come è sempre stata, però avrà quella autonomia e quella durata nel tempo che solo una struttura giuridica di questo genere può assicurare. Intendiamo lasciare ai posteri una manifestazione che, nell’accordo che stabiliremo, diventerà l’identità stessa della cultura cinematografica pugliese. Il Bif&st è il simbolo di una resistenza della Puglia nei confronti di tante avversità, che dice ancora una volta che noi crediamo nel rapporto tra comunità, economia e cultura e consideriamo l’investimento culturale, e turistico connesso, utile al contesto generale anche dell’andamento economico”.

Rossella Cea


Pubblicato il 5 Aprile 2022

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