Presidente dell’Amiu che cambia, cassonetti sui parcheggi per disabili che ritrovi
Gentile avvocato Persichella, purtroppo non abbiamo fin ora avuto il piacere di conoscerla de visu,ma il suo simpatico volto ci è noto in quanto lei partecipa talvolta a trasmissioni televisive su emittenti cittadine. Al suo impareggiabile predecessore e collega, l’avvocato Gianfranco Grandaliano, destinato ad altro prestigioso e ben remunerato incarico, ( che, le confidiamo segretamente, cominciava pure ad esserci simpatico) avevamo innumerevoli volte denunciato, fin quasi a “stalkerizzarlo” , l’annosa vicenda della invasione aliena di cassonetti, presenti in ingombrante moltitudine , delle più svariate tipologie , in ogni dove e in tutti gli anfratti cittadini: sugli scivoli per disabili, sui posti moto, sulle strisce blu del parcheggio a pagamento, togliendo in tale ultima collocazione possibili introiti alle casse comunali. Il suo augusto collega non si è mai minimamente degnato di risponderci, se non in una sola occasione, sostenendo spesso in TV ,che la colpa del posizionamento arbitrario dei cassonetti era ascrivibile a colpa di tutti quei baresi incivili che, novelli Ercole, spostavano di proposito anche grossi e pesanti contenitori. Non le nascondiamo che , per un attimo, il presidente Grandaliano era riuscito persino a convincerci, dato il suo appeal televisivo degno di un attore caratterista da telefilm americano, e attesa la tanto sbandierata inciviltà dei baresi da parte di tutti i livelli istituzionali locali. Purtroppo, però, ci abbiamo messo un attimo a confutare le giustificazioni di Grandaliano, e a riprendere fiducia nel bon ton della gran parte dei nostri concittadini. Ancor oggi, infatti, nella stragrande maggioranza dei casi sono gli stessi operatori dell’Amiu che posizionano o ricollocano i suddetti ed ingombranti cassonetti, dopo averli rumorosamente svuotati,in posti a casaccio, al di fuori degli stalli dedicati, noncuranti degli spazi riservati ai disabili e non solo. Le garantiamo , pregiatissimo avvocato, che solo per una questione di rispetto della privacy abbiamo omesso di pubblicare scatti e video…. inequivocabili . Questa nostra ennesima segnalazione viene provvista di una foto che ritrae una situazione decisamente indecorosa denunciata più volte in illo tempore dal nostro quotidiano , e riguarda appunto la “sosta selvaggia”, tra via Dante con angolo con via Sparano, di alcuni grossi contenitori proprio in uno spazio auto riservato agli automobilisti disabili. Purtroppo, in base ad una personalissima interpretazione del codice della strada elaborata dal Sindaco Decaro in persona, i cassonetti non possono essere multati, come se fosse fatto obbligo ai vigili di sanzionare direttamente l’oggetto e non il suo proprietario. Val solo la pena di sottolineare che in altre città italiane la polizia municipale, constatato l’illegittimo stallo dei cassonetti in spazi non dedicati, multa pesantemente l’azienda della raccolta dei rifiuti , responsabile, seppur per mano dei suoi operatori, della commissione di infrazioni. La città di Bari, però, come avrà avuto modo di notare, caro presidente Persichella, è una città sui generis, nella quale si può impunemente sostenere e commettere tutto e il contrario di tutto. Ci auguriamo, anzi ne siamo più che convinti, che dopo questa ennesima segnalazione lei avrà la sensibilità di ordinare ai suoi dipendenti l’immediata rimozione dei contenitori posizionati al di fuori delle zone riservate all’Amiu, e di ciò la ringraziamo anticipatamente. Cogliamo anche l’occasione ( non scambi il nostro articolo per una lettera commerciale) per riproporre anche a Lei, così come abbiamo fatto nel corso degli anni al suo predecessore, un altro quesito riguardante un malvezzo tutto barese concernente il mancato uso delle cinture di sicurezza da parte dei dipendenti comunali e delle ex municipalizzate ( Amgas ed Amiu),per la stragrande maggioranza dei quali, quando sono alla guida delle rispettive auto di servizio,il dispositivo di sicurezza obbligatorio per tutti gli altri automobilisti è un puro optional. Ci sono anche, e fra questi non pochi suoi dipendenti , conducenti di automezzi in servizio che usano tranquillamente il cellulare alla guida ( per la privacy vale il discorso di cui sopra ). A sanzione di tutte queste infrazioni, di multe, nel corso di tutti questi anni ne sono mai state elevate da parte dei nostri insostituibili e solerti vigili urbani? Non sappiamo , e nonostante le richieste di spiegazioni dal Comando della Polizia Municipale non ci è pervenuto , finora,nessun dato in merito. Tutto questo discorso, gentile presidente, lo riproponiamo alla sua attenzione giusto per sua conoscenza. Saremmo curiosi di sapere ,inoltre, sempre in base alla innanzi citata interpretazione decariana del C.d.S. (il Sindaco è pur sempre assessore alla mobilità) se questi dipendenti “inadempienti” ,stipendiati con i soldi dei contribuenti baresi, godono di una speciale “franchigia” e possono guidare liberamente in territorio cittadino. Caro presidente , siamo certi che vorrà emanare una circolare nella quale inviterà i suoi collaboratori a comportamenti più consoni alle loro mansioni, e che, da professionista serio, competente e disponibile quale tanti suoi colleghi la descrivono, non avrà difficoltà a ripristinare, per quanto in suo potere, quel minimo di legalità tanto auspicata dai cittadini. Naturalmente saremo lieti di ospitare una sua replica sulle pagine del nostro giornale.
Piero Ferrarese
Pubblicato il 5 Maggio 2018