Cronaca

“Prevenire e contrastare la violenza”

Molto spesso le donne che subiscono violenza non sanno come agire perchè si sentono sole e impotenti nel loro dolore. A Bari, come nel resto d’Italia, esiste oggi una rete di aiuto che prende in carico le vittime di violenza fin dall’inizio e le accompagna in tutto il percorso, un percorso che prevede case-rifugio e assistenza psicologica e legale.

In strada San Giorgio 21, l’assessora Francesca Bottalico ha inaugurato la nuova sede di un Centro Antiviolenza (Cav) del Comune di Bari, finanziato dall’assessorato al Welfare. Un evento importante a cui hanno partecipato anche Antonia Cairo, presidente della cooperativa sociale Comunità San Francesco e Rete dei centri antiviolenza SanFra; Francesco Elia, responsabile Pos – Attuazione Politiche Sociali Minori e Famiglie del Comune di Bari; Antonio Maria La Scala, avvocato penalista e presidente delle associazioni Gens Nova Onlus e Penelope Onlus; Marika Massara, coordinatrice del Cav; Antonio Genchi, ufficiale della Polizia di Stato e Tiziana Corti, AP Struttura trasversale Pari Opportunità – Regione Puglia.

Il Centro Antiviolenza ha molteplici scopi: accoglie richieste e segnalazioni di violenza/abuso; offre consulenza psicologica, legale e di orientamento formativo e lavorativo; ascolta i bisogni di minori e donne vittime di violenza ed offre loro un ambiente protetto e accogliente; aiuta a mettersi in contatto con strutture residenziali protette per donne e minori in particolari condizioni di emergenza;  crea gruppi di auto-aiuto per le donne che hanno subito violenza offrendo la possibilità di sviluppare legami personali e di condividere le “esperienze indicibili”; promuove la cultura della non violenza; attiva percorsi di formazione/informazione sulla violenza di genere coinvolgendo gli operatori dei servizi territoriali;  consolida attività di prevenzione/sensibilizzazione rivolte essenzialmente ai giovani (14-18 anni) attraverso attività laboratoriali condotte con il coinvolgimento degli istituti scolastici e dei centri di aggregazione giovanile del territorio;  conduce una costante analisi del fenomeno. È rivolto a donne e minori vittime di maltrattamenti e abusi, residenti nel comune di Bari, nonché donne e  minori stranieri, in carico all’Ufficio Immigrazione del Comune di Bari, e stabilmente presenti sul territorio cittadino.

Dalla tavola rotonda è emerso che per le vittime il primissimo contatto è fondamentale così come la tempestività dell’intervento. È  stato inoltre sottolineato che ci vogliono leggi migliori e un sistema di tutela più coerente e che serve un supporto concreto e continuo ai Centri antiviolenza nel loro lavoro quotidiano.

Il Cav oggi inaugurato sarà gestito dalla cooperativa sociale Comunità San Francesco, già attiva da anni nell’ambito del contrasto alla violenza di genere anche attraverso la costituzione della rete dei Centri Antiviolenza SanFra, che coinvolge diversi Comuni pugliesi.

Il Centro Antiviolenza di Bari si propone di diventare un punto di riferimento per il territorio, configurandosi come “Casa della prevenzione e del contrasto alle violenze: servizio di ascolto, sostegno e tutela per donne e minori”. Il centro però, non intende porre in essere solo interventi di natura emergenziale e/o riparativa, con la semplice presa in carico e il sostegno delle vittime, ma intende attuare strategie di prevenzione, primaria e secondaria che coinvolgano, in un’ottica sistemica le istituzioni, i servizi e le agenzie educative e sociali dell’intero territorio cittadino. Il Centro Antiviolenza prevede infatti di rafforzare e diffondere l’azione di prevenzione e la sensibilizzazione per garantire il necessario mutamento culturale che possa favorire la cultura della parità di genere.

Inoltre, così come ribadito più volte dall’Assessora al Welfare, nel mese di settembre sarà avviato un nuovo programma antiviolenza, finanziato dalla Regione Puglia, che prevede azioni di diffusione capillare sul territorio, attivazione della rete istituzionale attraverso la strutturazione di protocolli operativi, avviamento di laboratori e borse lavoro per il reinserimento socio-lavorativo delle donne e corsi di formazione per gli operatori e l’attivazione di specifici percorsi in favore di minori vittime di violenza assistita.

“Sono particolarmente contenta per il nuovo obiettivo raggiunto dall’assessorato al Welfare e dalla rete del welfare territoriale – ha dichiarato l’assessora al Welfare Francesca Bottalico -. Abbiamo inaugurato un nuovo presidio particolarmente importante – “la Casa della prevenzione e del contrasto alle violenze sui minori e sulle donne” – che oltre a sorgere in una periferia della città sguarnita di spazi sociali, sarà una struttura polifunzionale unica nel suo genere con un centro antiviolenza, un’area formazione per operatori e un presidio di start-up di impresa per donne vittime di violenza e in stato di disagio, in grado di offrire anche percorsi stabili di educazione sentimentale ed educazione alle differenze, in rete con le agenzie educative del territorio”.

Marina Basile


Pubblicato il 17 Luglio 2018

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