Cronaca

Prevenzione e contrasto con una rete di assistenza e sostegno

Nella giornata internazionale contro la violenza sulle donne e sui minori, sono stati presentati i risultati raggiunti e le iniziative in corso, che mirano a tutelare le donne e i minori dalla violenza. Il secondo Piano Regionale delle Politiche Sociali, si era posto come obiettivi, la realizzazione e il funzionamento di due centri antiviolenza per provincia, per un totale di 12 centri; la realizzazione di una casa rifugio per provincia e la costituzione di una èquipe multidisciplinare per un totale di 45 èquipe. Fino ad oggi, “abbiamo 13 centri antiviolenza autorizzati e già funzionanti, alcuni sono pubblici ed altri privati e, ad un anno dalla scadenza del Piano, abbiamo fatto numerosi passi avanti. Tuttavia, mancano le case rifugio, infatti – ha spiegato Tiziana Corti, funzionario del Servizio Politiche di Benessere Sociale e Pari Opportunità – nella città di Bari, non è presente neanche una casa rifugio. Critica anche la situazione riguardante le èquipe multidisciplinari, ve ne sono 15 funzionanti su 45. Si tratta di una sfida difficile, poiché è necessario avere personale specializzato che sia in grado di far fronte alle diverse problematiche che ogni donna porta con sé”. I 7 milioni e mezzo che il PIL (Piano d’Intervento Locale) ha messo a disposizione del progetto, non sono le uniche risorse, infatti a queste si aggiungono i 2 milioni e 300 mila euro, offerti dalla Provincia, per le attività di comunicazione, di formazione e di potenziamento delle èquipe multidisciplinari. Ulteriori 3 milioni e 200 mila euro, saranno messi a disposizione dalla Regione Puglia, per far fronte a problematiche infrastrutturali. “Il punto più importante su cui concentrare la nostra attenzione – ha sostenuto l’Assessore alla solidarietà, Elena Gentile – è la formazione specialistica degli operatori, punto importante sul quale agire e sul quale investire le risorse del PIL. Essenziali sono anche gli aiuti di tipo economico e lavorativo che è indispensabile offrire alle donne maltrattate”. Il modello proposto dalla Regione Puglia è stato affidato alla Provincia, la quale ha il compito di metterlo in atto, coordinando le molteplici attività, “la situazione attuale dimostra la grande sinergia e collaborazione instauratasi tra i diversi Enti e le Associazioni private, che lavorano con grande passione e dedizione, ma c’è ancora tanto da fare” ha spiegato l’Assessore Gentile. Al fianco delle donne, anche la Commissione delle Pari Opportunità, “i numeri riguardanti la violenza sulle donne, sono spaventosi. Non si può più parlare di un problema che riguarda solo le donne, ma anche gli uomini. Ci sono stereotipi troppo radicati, presenti già in tenera età. Spero che in questo 2011, qualcosa sia cambiato in meglio. Il 12 dicembre – ha chiosato Magda Terrevoli, Presidente della Commissione delle Pari Opportunità – ci sarà un incontro con Lea Melandri, che presenterà il suo libro, intitolato ‘Amore e violenza’, in cui è trattato uno dei problemi peggiori della nostra società. Da non trascurare, la violenza sulle donne emigrate, che se denunciano le violenze subite, rischiano il carcere, come è accaduto ad Adelma. Bisognerebbe, dunque, anche modificare il piano legislativo nazionale, al fine di salvaguardare le donne”. Presente anche Rosy Paparella, nominata recentemente nuova garante dei  minori, la quale ha sottolineato l’importanza di prevenire e contrastare la violenza sulle donne, che troppo spesso è strettamente intrecciata con la violenza sui minori, di cui spesso ci si dimentica. Importante la rete che si sta tentando di creare e che unisce la sfera sanitaria con quella giuridica, al fine di realizzare  una rete di riservatezza, per tutelare le donne vittime di violenza.
Nicole Cascione


Pubblicato il 27 Novembre 2011

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