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Primarie, continua l’eterno tormentone nel centrodestra

Nel centrodestra pugliese le primarie sono ormai soltanto un tormentone. Infatti, il vice presidente del consiglio regionale, Nino Marmo, ed il capogruppo alla Regione di Forza Italia, Ignazio Zullo, continuano ancora a chiederle, ma inutilmente, perché i vertici romani del partito berlusconiano sono sempre più determinati a non concedere che la scelta del candidato di centrodestra alla presidenza della Regione avvenga dalla base. “E’ l’ultima volta che mi esprimo a riguardo per rispetto dell’intelligenza mia e dei pugliesi” ha affermato con un comunicato Marmo che, continuando nella dichiarazione, si è pure retoricamente chiesto: “Chi ci vieta di celebrare queste benedette primarie? Il vigile urbano dietro l’angolo?” E, sempre il vice presidente dell’Assemblea regionale, ha esortato i colleghi dirigenti della sua parte politica ad essere seri, facendo comunque le primarie. “I cittadini ce lo chiedono – ha evidenziato inoltre Marmo – e meritano ogni nostro sforzo utile per vincere in Puglia”. E, poi, ha rivolto un ulteriore appello al proprio partito: “Basta parlare e riparlare, perché questo girare a vuoto è diventato il lento e lugubre lamento di un centrodestra in agonia”e concludere: “Facciamo le primarie e facciamole presto, dimostrando ai cittadini di essere una coalizione aperta e trasparente che non accetta le vecchie logiche di palazzo”. Sulla stessa lunghezza d’onda di Marmo anche Zullo, che però ha rinnova l’invito a celebrare le primarie con toni diversi ed in polemica con uno dei componenti forzisti dell’Ufficio nazionale di presidenza del partito, Simone Furlan, che di recente aveva affermato che la questione delle primarie è solo un alibi e che il vero problema in Puglia sono le monarchie di cui l’ex ministro Raffaele Fitto è l’emblema.   “Non mi si prenda per irriguardoso nei confronti di Furlan – ha dichiarato, infatti, il capogruppo pugliese di Fi –  ma mi si consenta di dire che Forza Italia, primo partito della coalizione, ritiene che celebrare le primarie significhi rilanciare tutto il centrodestra in una prospettiva di vittoria per elezioni regionali in Puglia”. E Zullo ha inoltre rilevato: “Se si chiede la partecipazione del nostro popolo alla selezione della classe dirigente, parlare di monarchia è evidentemente un controsenso. Si è in monarchia quando le nomine e le cariche sono calate dall’alto” aggiungendo: “Per quanto riguarda i tempi, invito Furlan a visitare la Puglia e sarò lieto di fargli toccare con mano la gran voglia del popolo di centrodestra di essere coinvolto nelle decisioni e di partecipare alle scelte. I tempi ci sono ancora e sono convinto che se il centrodestra vuole vincere le elezioni in Puglia, debba cogliere l’occasione e celebrare le primarie”. “Elezioni – ha poi concluso Zullo con evidente ironia e provocazione nei confronti dell’esponete dell’Ufficio di presidenza di Forza Italia  – che vinceremmo con maggiore certezza, se anche Furlan preparasse con il suo esercito una lista a supporto (ndr – in Puglia) del centrodestra”. E se nel centrodestra si litiga ancora sul criterio per la scelta del candidato presidente per le regionali, nel fronte opposto c’è già chi, come Massimo D’Alema, si dichiara convinto che il centrosinistra in Puglia vincerà nuovamente le elezioni di rinnovo del consiglio regionale e, quindi, anche per la guida della Regione. Infatti, il leader nazionale del Pd, passando da Bari, al termine di una visita al Primo cittadino barese, Antonio Decaro, ha sostenuto: “Noi pensiamo che il centrosinistra vincerà le elezioni” in Puglia. “D’altro canto – ha aggiunto D’Alema – il centrosinistra è la grande forza di governo in Puglia. Governa la grande maggioranza degli enti principali. C’è una forza consolidata e c’è una classe dirigente che mi pare sia quella che riscuote il maggiore consenso tra i cittadini, quindi siamo fiduciosi”. E poi, sempre D’Alema, ha affermato: “Quando vengo a  Bari  incontro gli amici del Pd”, evidenziando che ha incontrato anche il candidato del centrosinistra per la presidenza della Regione, Michele Emiliano. E su quest’ultimo ha pure dichiarato: “L’ho trovato molto sereno, molto caricato, molto consapevole del suo ruolo”, accennando pure al tema dell’incontro che – sempre a detta del noto leader del Pd – è stato pure l’occasione per parlare della prossima campagna elettorale e della necessità di un centrosinistra forte e largo. Quanto, invece, alla eventualità di allargare in Puglia il perimetro della coalizione di centrosinistra all’Udc che, come è noto, ha causato forti 
frizioni tra Pd e Sel alla vigilia delle primarie, D’Alema ha evidenziato che “Questo é un problema che deve affrontare il candidato che ha vinto le primarie”. Ed ha poi concluso: “Abbiamo un candidato e spetta a lui discutere e ricercare le soluzioni migliori, compatibili con la tenuta della coalizione. Lo farà”. Quindi, il candidato del centrosinistra per la guida della Puglia, Emiliano per l’appunto, stia sereno perché anche D’Alema è fiducioso che la sua coalizione vincerà le regionali pugliesi. Ed, invece, proprio questo dovrebbe impensierirlo, visto l’esito in precedenza di alcune mancate profezie di vittoria di D’Alema in politica. A meno che, questa volta, D’Alema non si smentisca tali precedenti oppure che l’esito delle prossime regionali per il centrosinistra non dipenda più in via esclusiva dallo stesso “leader massimo” del Pd, che in Puglia potrebbe essere divenuto “leader minimo” ormai proprio da quando nel centrosinistra, e nel Pd più in particolare, è arrivato Emiliano. E seppur tale solo per il nome, non sarebbe stato difficile immaginare che nel maggior partito della sinistra italiana un “Emiliano” in Puglia avrebbe in ogni caso messo in ombra qualsiasi altro consolidato leader di quel partito.

 

Giuseppe Palella


Pubblicato il 13 Dicembre 2014

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