Cronaca

Privilegi e abitudini dure a morire: Auto blu mon amour

 

Venerdì ore 19,20.In pieno centro cittadino va in scena quello che potrebbe essere definito  il classico privilegio di casta. Tra via Argiro e via Abate Gimma, di fronte ad un accorsato bar cittadino meta di tanti teen agers  ,si ferma una elegante berlina blu di marca teutonica. Cercheremo a questo punto, nonostante i nostri limiti  professionali, di  raccontare  ai nostri lettori con dovizia di particolari l’accaduto, in quanto purtroppo chi scrive ,in compagnia di alcuni amici, non aveva a disposizione  il prezioso ausilio del fotografo della nostra redazione. Dalla berlina in questione, una costosa Audi 4 porte munita di patacca presidenziale ben in vista sulla parte bassa del lunotto anteriore lato conducente, vettura presumibilmente pagata dai soliti contribuenti ( tanto per scadere anche in questo episodio nella più becera demagogia), è uscito il sempre   elegante, l’attuale Presidente del Consiglio regionale pugliese Onofrio Introna. L’esperto personaggio politico, da più legislature in consiglio regionale, socialista da sempre (non è un’offesa) appena fuori dall’auto ha salutato  il conducente, anche lui incravattatissimo, allontanandosi tranquillamente. La sosta della costosa Audi di rappresentanza, durata pochi istanti, ha suscitato la curiosità, ma forse sarebbe più corretto dire l’indignazione di alcuni passanti; uno di loro, un signore di mezza età, ha apostrofato l’imbarazzato autista con  un “altro che tagli alle spese” . Più scontato invece un ragazzotto semi sciatto che appollaiato su un motorino parcheggiato  nei pressi del bar ha rivolto al conducente, prima che questi si allontanasse dalla zona, il classico  trito e  ritrito, l’ultra citato ” ed io pago”. Una scenetta ilare  che forse è sfuggita allo stesso Introna. Lungi dal voler fare e riscrivere  la solita tiritera sui privilegi di casta, sulla quale il nostro quotidiano , così  come tutti gli altri organi di informazione locali e nazionali, ha versato un fiume di inchiostro ed indignazione intingendo ( giustamente) la penna  nel veleno , il nostro intento almeno per quanto concerne questo episodio vorrebbe essere  quello di rimarcare  l’opportunità o meno di utilizzare , in attuali frangenti economicamente e socialmente così drammatici, uno status simbol che, come nel caso di venerdì sera, procura rabbia ed indignazione nei più che avviliti , mortificati ed eufemisticamente arrabbiati   cittadini. Superfluo, visto che le cifre sono ormai arcinote, riscrivere e rendicontare voce  per voce i corposi emolumenti dei nostri eletti sullo  scranno regionale; le cifre da favola che percepiscono mensilmente,ad esempio,  i compagni ( anche questa non è un’ offesa nè una bestemmia) Vendola ed Introna ,rispettivamente presidente della giunta e del consiglio , sono chimere per semplici impiegati ed operai. Leggermente meno pingui , però ( giusto qualche migliaia di euro in meno), sono gli stipendi dei consiglieri regionali . I pugliesi si  rallegrino o si rassegnino; il loro acume politico e la loro sottile intelligenza mediatrice bisogna pur pagarla a peso d’oro , che diamine! Ma tornando all’episodio in questione, lascia alquanto perplessi che un politico di lungo corso qual è Onofrio Introna, un uomo che da sempre ha incarnato i valori della sinistra più autentica, non abbia avuto la giusta sensibilità ( il pudore lasciamolo alle educande)e sia caduto in tentazione usufruendo anche lui, in qualità di “primus inter pares” ,di  quell’odioso strumento che rappresenta per antonomasia il privilegio di casta: l’auto blu. La  sua integrità morale  e politica, la  sua umanità  e disponibilità nei confronti dei cronisti (  sviolinata per farci perdonare la…mascalzonata), meritano  almeno nel citato episodio tutto il nostro laico perdono. Il suo baffo sardonico, però,  perdonerà in conclusione la nostra solita bonaria provocazione: nel centro Europa  persone della sua stessa caratura politica usano – a loro spese – i mezzi pubblici per i  propri spostamenti senza pesare sui contribuenti e senza esibire vacui ed irritanti status simbol. Qualche ministro scandinavo dall’anima ecologista, inoltre, preferisce muoversi in sella alla propria bicicletta, la quale è stata usata dai nostri politici locali (superfluo fare l’elenco dei nomi) solo in occasione di passate inaugurazioni settembrine della Fiera del Levante; una liturgia per telecamere ed una comparsata penosa che potevano tranquillamente risparmiarsi e risparmiarci.

 

Piero Ferrarese


Pubblicato il 15 Ottobre 2013

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