Problemi di viabilità in via Hahnemann: “lì c’è l’ospedale, abbiate pazienza”
Chi fa da sé, fa per tre. Ma fa anche per cinquanta. Così ragionano tanti baresi: non c’è posto per parcheggiare? Nessun problema! Lo si inventa, anche dove non è permesso. E’ quello che accade un giorno sì e l’altro anche in molte zone della nostra città, come ad esempio in via Hahnemann. Per chi non la conosce, questa è la via di un famoso ristorante-pizzeria di una certa fama, di un rinomato liceo scientifico barese e della clinica Mater Dei, struttura sanitaria privata convenzionata con il servizio sanitario nazionale.
Cosa succede in via Hahnemann? Accade soprattutto nelle ore di punta (intorno alle 13 la mattina, e dalle 19 alle 21 la sera) una miriade di automobilisti decide di parcheggiare sul lato della strada di fronte alle succitate strutture. Piccolo problema: su quel lato della strada c’è il divieto permanente di sosta e fermata. Tale divieto non consente, dunque, non solo il parcheggio prolungato (la sosta), ma anche quello momentaneo (la fermata); ad esempio: se dall’auto deve scendere un anziano cosicché poi l’autista possa cercare parcheggio, non lo si può fare su quel lato della strada. Inoltre, sempre su quel lato della carreggiata – che, ricordiamo, è a doppio senso di marcia – c’è anche la fermata dell’autobus. Allora spesso, troppo spesso, succede che il lunghissimo incolonnamento di vetture parcheggiate in questo barbaro modo (oltre 60 alcune volte) crei un grave problema alla viabilità della zona, non consentendo un agile e sicuro transito né ai mezzi pubblici, né ai mezzi di soccorso, né alle semplici automobili.
La situazione, ormai cronica, è divenuta insopportabile per i residenti ma anche per gli studenti e i dipendenti della scuola, nonché della clinica privata: «non è possibile guidare in questa via – ci dice Laura, residente – questo modo barbaro di parcheggiare le macchine porta troppi disguidi alla circolazione, e non dimentichiamo l’inquinamento acustico e atmosferico».Qualcuno si difende: «ma noi andiamo a trovare gli ammalati in ospedale». Appunto, l’ospedale. Ma dall’ospedale entrano ed escono le ambulanze ed i malati hanno diritto ad un po’ di riposo.E i vigli? Il pronto Intervento dei vigli urbani riceve decine di segnalazioni ogni giorno e provvede subito a inoltrare queste segnalazioni all’ufficio traffico. Il risultato è che mediamente solo una volta su 7 arriva la pattuglia per multare questi automobilisti: «Purtroppo tutti sanno quanto la città sia vasta e quante poche risorse abbiano i vigli urbani – commenta un’impiegata del Pronto Intervento – ci dispiace, ma dovete avere pazienza».
E se, al posto di avere pazienza, si facesse un po’ di prevenzione?
Davide Impicciatore
Pubblicato il 23 Gennaio 2015