Cronaca

“Procedura illegittima? I politici hanno strumentalizzato la sentenza della Corte Ue”

“L’iniziativa della Cittadella non solo e’ legittimamente percorribile, ma non si vede quale ostacolo possa trovare dinanzi a procedure legittime. Al contrario, opporsi all’iniziativa e’ comportamento difforme da quanto prevede l’ordinamento giuridico nazionale”. Lo ha precisato in una nota indirizzata agli organi di stampa l’avvocato Felice Eugenio Lorusso, difensore della societa’ ‘Paolo Pizzarotti’, all’indomani della sentenza della Corte di Giustizia Europea. L’organo delle toghe di Strasburgo che ha stabilito come, per un progetto di quel tipo e quella portata milionaria e cioè la costruzione di una sede unica per gli uffici giudiziari baresi, servisse una gara d’appalto e non una semplice ricerca di mercato. La Corte suggerisce al Consiglio di Stato – dinanzi al quale pende il giudizio – di “chiudere il procedimento dell’indagine di mercato senza accogliere nessuna proposta e aprire un nuovo procedimento, nel rispetto della normativa dell’Unione in materia di appalti pubblici di lavori”. Il legale dell’impresa parmense ha offerto, rispetto alla notizia diffusa l’altro ieri su tutti gli organi di stampa locali e nazionali, una diversa lettura della sentenza, la quale “riafferma – ha spiegato ancora l’avvocato Lorusso – il basilare principio per cui il giudicato del Giudice nazionale non e’ tangibile dalla Corte”. “Dunque la Corte di Giustizia – ha spiegato ancora il legale barese – lungi dall’opporsi alla realizzazione della Cittadella, riconferma la percorribilita’ dell’iniziativa cosi’ come statuita dal giudice nazionale, le cui decisioni non sono modificabili”. “Le affermazioni provenienti da alcuni esponenti politici che vorrebbero chiusa la vicenda – dice ancora il legale – sono smentite quindi dalla decisione della stessa Corte di Giustizia dell’Unione Europea e dalle norme procedurali interne all’ordinamento giudiziario nazionale”. Per questo il difensore della societa’ Pizzarotti è toirnato anche in campo parlando di “interpretazioni di cui e’ evidente la strumentalita’”. “Vorrei ricordare a quanti hanno commentato la sentenza senza averla nemmeno letta – ha concluso Lorusso – che nel corso della vicenda il Comune di Bari ha posto in essere comportamenti contrari ai principi dellacertezza delle situazioni giuridiche, cosi’ come sembra fare ancora oggi, nonostante le chiare statuizioni della Corte di Giustizia”. La battaglia a colpi di carte bollate tra impresa Pizzarotti e Comune per la costruzione della sede unica della Giustizia a Bari non è per niente terminata…

Francesco De Martino


Pubblicato il 12 Luglio 2014

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