Cronaca

Progetto tra il Co.Re.Com. e Formez PA: chi risponde di impegni di spesa e assunzione di personale?

Si complica il caso della determinazione dirigenziale sottoscritta da una P.P. su “Conciliazioni e definizioni della controversia” (n. 13 del 9 aprile scorso) relativa ad attività inerenti una collaborazione con il Formez PA attraverso un atto dirigenziale, appunto, affetto da profili di dubbia legittimità. Dunque, assodato che con questa determinazione stilata da una ‘Posizione Professionale’, cioè da una figura dirigenziale praticamente sconosciuta ai ranghi della Regione Puglia, trattandosi di un impiegato con mansioni esecutive (che gode ancora di aspettativa non retribuita) e cioè di una figura contestata dai sindacati e mai riconosciuta dalla stessa amministrazione regionale, il Comitato Regionale delle Comunicazioni ha ritenuto di affidare al Formez PA –la stessa società del megaconcorso da 200 funzionari – l’incarico <>. Di più non si sa, salvo che il progetto durerà nove mesi a decorrere dalla data di sottoscrizione, che la responsabilità dell’attuazione è del Formez, mentre competenza del Co.Re.Com sarà individuazione di indirizzi e approvazione dei documenti rilevanti per l’attività svolta. <> con finanziamento pari a 70 mila euro, si legge ancora nella determina della Posizione Professionale che ha attirato l’attenzione anche perché, a parte l’atto propulsivo traballante, il progetto ben retribuito, nonostante sia affidato ad altri enti pubblici e le unità assunte per nove mesi praticamente sconosciute, non si sa nient’altro. Tanto meno si conoscono i particolari di un contratto che, pur impegnando l’amministrazione procedente, non potrebbe essere firmato da una posizione professionale, data la qualifica di impiegato di Cat ‘B’ in aspettativa, promosso in maniera molto singolare alla carriera dirigenziale senza ricorrere –come contestato in passato dalle organizzazioni sindacali- a quegli avvisi di mobilità interna che meglio e in maniera più trasparente avrebbero sopperito alla vacanza di personale nel Co.Re.Com-Puglia. Criteri ballerini nelle nomine dirigenziali alla Regione che, del resto, hanno caratterizzato le scelte dell’amministrazione guidata da Vendola anche in settori diversi e con guai certo peggiori da quello delle comunicazioni, con una puntuale spoliazione delle responsabilità quando poi si tratta di capire e definire i dettagli relativi a spesa, compiti e assunzioni: come si fa a preannunciare un progetto finanziato con soldi pubblici sapendo solo che il Fornmez PA “…provvederà ad assicurare tutte le persone impegnate nelle attività realizzate in applicazione della presente convenzione a esclusione dei dipendenti del Co.Re.Com. Puglia, contro gli infortuni sul lavoro”, senza descrivere le attività, né tanto meno quanti e chi eventualmente siano i soggetti realizzatori, riferendosi nell’atto firmato dal dott. Nicola Scelsi a una convenzione che non è nemmeno allegata all’atto originario? Certo, il diretto interessato nega che ci siano state assunzioni da parte del Comitato di via Lembo, garantendo la bontà di un progetto che dovrebbe garantire maggiori facilitazioni per gli utenti che potrebbero rivolgersi direttamente ai comuni, per le pratiche di conciliazione con gli enti gestori affidate al Co.re.com-Puglia. Nel frattempo, però, c’è chi dice che gli organi investigativi –esterni alla Regione, si capisce…- abbiano bussato nei giorni scorsi alla porta del servizio Personale di via Celso Ulpiani per chiedere chiarimenti proprio su questi presunti, nuovi collaboratori pronti a vigilare per almeno nuove mesi (…c’è chi giura che i contratti saranno rinnovati) sul rispetto degli obblighi di legge e di programmazione. Eggià, attribuzioni, compiti e pagamenti di stipendi al personale in forza del Co.Re.Com della Puglia sono di competenza esclusiva del Consiglio della Regione Puglia che, per bocca del presidente Introna, attribuisce a sua volta ogni responsabilità e competenza alla posizione professionale di cui sopra. Proprio un bel pasticcio o, come dice qualcuno, il solito scaricabarile, questo delle assunzioni e promozioni elargite senza capire bene come, a chi e a quale titolo, con quali soldi e per quali meriti, di cui qualcuno prima o poi potrebbe essere costretto a dare chiarimenti. Com’è già capitato qualche tempo fa per quegli stipendi erogati proprio all’interno del Comitato delle Comunicazioni pugliese a nove dipendenti, privi di copertura per il secondo e terzo anno, coi 300 mila dell’Agcom destinati a saldare i loro emolumenti solo per il primo anno, nel 2011. Dubbi che solo successivamente, a pochi mesi dalla scadenza, si sono accorti al Servizio Personale, mentre in tutto questo, non ha certo brillato il contributo di un Consiglio Regionale che, seppure con un’autonomia statutariamente fissata rispetto all’Ente centrale, oltre a incarichi e promozioni elargite anche nel Co.e.Com, deve ancora spiegare la storia della sua Biblioteca di via Giulio Petroni. Lasciata, non più di qualche annetto fa, con un sacco di domande senza risposta su sperperi, manifestazioni, conti correnti ‘ad personam’ e un buco da 600mila euri. A questo punto non fa meraviglia che Nichita Vendola, sommerso da selezioni e incarichi a gogò, abbia come obiettivo principale quello di sollecitare quotidianamente un governo che autorizzi – senza pensarci troppo – la stabilizzazione del personale alla Regione Puglia. E cioè, tanto per essere chiari, di tutti quegli esperti, funzionari e dirigenti prelevati dall’esterno e assunti senza concorso dall’Ente e agenzie annesse. Un numero davvero imprecisato. Tanti che nemmeno al Servizio Personale di via Celso Ulpiani, probabilmente, sanno con precisione quanti siano, dove lavorino e, in più di un caso, come saldargli lo stipendio….

 

Francesco De Martino 

 


Pubblicato il 29 Luglio 2014

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