Cronaca

Programma del Commercio: “Un boomerang per le nostre attività”

Ancora al centro dell’attenzione il Documento Strategico del Commercio della Città di Bari dopo la conferenza di servizi di lunedì 4 aprile, considerata l’incertezza della situazione denunciata dall’associazione di categoria CasAmbulanti. Che, come conferma il segretario Savino Montaruli, hanno deciso di approfondirlo e vederci chiaro con tanto di richiesta di incontro ‘urgente’ al Sindaco anche per comprendere com’è stato possibile approvare disposizioni regolamentari-boomerang proprio nei confronti degli ambulanti concessionari di posteggio nei mercati giornalieri e settimanali, all’aperto e al coperto, in città. A pesare, in attesa dell’incontro richiesto all’amministrazione civica, l’impossibilità di rappresentare proposte e iniziative che non è stata mai data possibilità di avanzare, tanto che è stata chiesta la “”sospensione di tutte le procedure di approvazione del Documento da parte del Consiglio comunale””. Insomma, per Casambulanti mentre a Bari i mercati muoiono nell’indifferenza generale, ora che ci sarebbe la possibilità d’inserire in quel documento elementi di grande importanza strategica, eliminando le penalizzazioni contenute. La prossima settimana si terrà l’assemblea degli operatori, a cui parteciperanno anche gli ambulanti di Bari ma anche di altre città, proprio per discutere ancora di Documento Strategico e programmare eventuali iniziative per limarlo. Dunque, su proposta dell’assessora comunale allo Sviluppo economico Palone, la giunta ha approvato quel documento strategico che -è bene ricordarlo – disciplina le attività commerciali in città in conformità della Legge Regionale 24/2015 e regolamenti vari. Sul versante del commercio sulle aree pubbliche il censimento riguarda mercati e posteggi operativi e loro rimodulazione, <<…per un nuovo e più funzionale assetto dei mercati su aree pubbliche>>. Peccato che tra i sedici mercati giornalieri figuri qualche mercato coperto ormai chiuso e confluito altrove, come quello di via Amendola (ex Via Nizza) e via Pitagora, mentre sarebbero una settantina i posteggi isolati distribuiti nei cinque Municipi e una ventina i chioschi in giardini e piazze sull’intero territorio cittadino. L’assessora Palone difende il lavoro svolto: <<Bari da tempo attendeva di dotarsi di un documento strategico che raccontasse di fatto la storia del commercio barese, come è cambiato in questi anni e come deve evolversi per andare incontro alle nuove esigenze della città, cercando di valutare i punti di forza e di debolezza di ciascun quartiere. Sulla base di questi risultati abbiamo tarato una programmazione di sviluppo che si concentra sugli incentivi alle attività commerciali, esistenti e in apertura, ma inquadrate nell’ambito di uno sviluppo della zona di insediamento che tenga conto della densità demografica, dei flussi di mobilità, degli altri attrattori presenti e dell’identità commerciale e sociale da definire. In alcuni casi in questi anni abbiamo assistito a situazioni di “insediamenti spontanei” di attività commerciali che, accompagnati da politiche di riqualificazione dello spazio pubblico promosse dall’amministrazione, hanno determinato una nuova struttura e identità della zona. In altri casi questo fenomeno è stato indotto da azioni amministrative come bandi di concessione, collaborazioni con altri enti e istituzionali, organizzazione di eventi o attività promozionali. In questi anni, poi, la pandemia e la crisi generata, che ancora stenta a terminare, ha modificato ancora lo scenario commerciale della città, imponendo una nuova riflessione che, attraverso questo documento che a breve sarà sottoposto al vaglio del Consiglio comunale, ci vede impegnati nella definizione di un nuovo piano di incentivi e misure che da un lato aprirà nuovi scenari, dall’altro punterà a consolidare le attività storiche e caratteristiche di Bari>>. Ma, a parte critiche e cesure degli addetti ai lavori, prima della discussione dinanzi all’assise cittadina, parti sociali e associazioni di categoria pretendono di far sentire le proprie ragioni su un dccumento che di programmatico avrebbe ben poco…

Antonio De Luigi


Pubblicato il 9 Aprile 2022

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