Cronaca

Pronti a tornare in piazza gli ex dipendenti delle Case di Cura Riunite di Bari

“Ci aspettavamo che con l’approvazione del bando per le attività di formazione rivolte ai disoccupati di lunga durata, tra cui gli ex dipendenti delle ex Case di Cura Riunite di Bari, si desse immediata risposta per come fu enfatizzato il provvedimento durante l’incontro tra l’assessore al Lavoro Caroli, capo della giunta Vendola e i lavoratori, il 18 dicembre scorso. Invece, fino ad oggi, non solo si scontano ulteriori tempi biblici per la pubblicazione dell’avviso pubblico, ma si riscontrano numerose irregolarità nello stesso avviso”. Lo dice tutto d’un fiato il presidente del Gruppo consiliare di Forza Italia, Ignazio Zullo. Deciso anche a ricordare che l’avviso pubblico richiama un modello di istanza che, in realtà, non esiste nella delibera, delibera “incongruente al suo interno allo scopo di prevedere integrazioni e perdere altro tempo, menando il can per l’aia e tenendo appesi i lavoratori per strumentalizzarne le speranze in campagna elettorale”, spiega ancora Zullo. Che ha chiesto perciò agli amministratori regionali di chiarire una volta per tutte la questione, offrendo ai disoccupati di lunga durata una data certa per il bando e, soprattutto, “documenti corretti”. Potrebbero tornare in piazza, dunque, gli ex dipendenti delle Case di Cura Riunite in mobilità, con in prima fila quelli aderenti al Comitato di Lotta “Gli Invisibili ex CCR in mobilità”. Che, come  si ricorderà, si sono ritrovati spesso insieme alle loro famiglie davanti al palazzo del Consiglio Regionale della Puglia, sotto un bel tendone. Dunque, sono già sfilati in corteo dopo aver attraversato il centro di Bari, per protestare sul disinteresse della classe politica e amministrativa regionale dinanzi alla loro situazione. Una situazione assurda che si trascina da quasi vent’anni tra mille promesse e impegni che si infrangono dinanzi ai soliti problemi finanziari o, ancora peggio, dinanzi ai fantasmi di promesse e impegni assunti per proteggere altre categorie di lavoratori, anch’essi alla disperazione. Dalla prossima settimana, dunque, gli ‘Invisibili delle Ccr’ a Vendola e all’assessore alla Sanità Pentassuglia, decisioni concrete, anche se l’imminenza delle elezioni lascia poche speranze. Dunque, tutti costretti a prendere atto che gli impegni assunti dagli amministratori regionali sono stati totalmente disattesi. “La disoccupazione adulta è un fenomeno sociale che sconvolge la vita delle persone, e ne devasta le famiglie; gli ex dipendenti delle Case di Cura muiono di fame con 420 euro al mese, insufficienti ad assicurare a sé e alle famiglie un’esistenza libera”, lamentano gli ex lavoratori della sanità privata barese, chiedendo al Presidente Vendola  ed all’assessore alla sanità come si possa vivere in tali condizioni. La loro richiesta? La stessa di sempre: ricollocamento e occupazione, senza tanti giri di parole, lasciando magari da parte i motivi di tanto ostracismo nei loro confronti, con un lungo elenco di atti amministrativi e delibere tutte da rivedere e approfondire. Vito Matinelli, un ex dipendente storico che guida gli ex Ccr, non ha dubbi: “Sono parecchi gli atti adottati dall’Amministrazione dell’Istituto Tumori “Giovanni Paolo II” I.R.C.C.S. Ospedale Oncologico di Bari ad esempio che, oltre ad alimentare una serie di dubbi di legittimità, ci inducono a sottoporre alcune domande a chi intende coprire i posti di ausiliario come previsto dal bando in favore dei lavoratori collocati in mobilità, ai sensi dell’art. 19 della L.R. n. 4/2010, senza avvalersi di ditte esterne per effettuare il medesimo servizio. Vogliono togliere ogni possibilità a noi?” Risposta, per certi versi scontata. “Noi non vogliamo instaurare una guerra tra poveri ma solo vederci riconosciuti la dignità di lavoratori attualmente mortificata dall’assoluta mancanza di prospettive, costringendoci  nella condizione mentale di sentirci mantenuti senza la dignità del lavoro”, rimarca Matinelli. Che con i suoi colleghi ha presentato quasi tre anni fa un esposto alla Procura di Bari, ancora senza risultati, pronti a tornare in piazza. “Molti dovranno prendere atto che anche noi esistiamo…”

 

 

Francesco De Martino


Pubblicato il 21 Gennaio 2015

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