Cronaca

Prosegue il ballo delle poltrone a Destra per assicurarsi un posto in Parlamento

Dopo lo scossone delle elezioni in Sicilia che hanno visto trionfare il candidato presidente della coalizione di centro destra -Nello Musumeci- finalmente riunita, anche i parlamentari pugliesi hanno cominciato a farsi i propri calcoli elettorali saltando da un movimento all’altro pur di  garantirsi quel ‘posto al sole’ che i loro vecchi partiti di provenienza, o per insufficienza di voti o per ‘giochi già fatti’, non riescono più a garantirgli in vista delle politiche 2018. Prendiamo ad esempio l’ultimo caso, in ordine temporale, che ha coinvolto il Movimento di Noi con Salvini. Questo nuovo partito, presente sulla piazza pugliese da oltre tre anni, solo nell’ultimo mese ha fatto il pieno tra amministratori in carica nel consiglio regionale, consiglio comunale e Parlamento i quali si sono riscoperti leghisti, pare, da un giorno all’altro. Una vocazione che, in tempi non sospetti, solo in pochi amministratori locali avevano avuto aderendo con entusiasmo a NCS nel momento della sua fondazione insieme a pochi ma instancabili militanti che ci hanno messo la faccia e il cuore in tutta la regione. Inoltre fu palese lo scetticismo iniziale dei partiti di maggioranza del centro-destra, soprattutto al sud (dove nessuno avrebbe scommesso un voto sul partito di Matteo Salvini) e che non ha risparmiato nemmeno lo stato maggiore leghista al nord, critico di fronte all’apertura del loro Segretario alle regioni (o ragioni) del Sud. Ma Salvini, da buon intenditore della politica, capì che la nuova battaglia elettorale che si prospettava all’orizzonte non era più legata al dualismo nord-sud dell’Italia ma si sarebbe giocata tra sovranisti e burocrati dell’Unione Europea. Quindi iniziò a girare l’Italia spiegando che  <<solo se unito, il nostro Paese, avrebbe potuto risollevarsi dalla crisi economica e politica che lo ha travolto negli ultimi anni>>. In tempi di “vacche magre”, si sa, il trasformismo che caratterizza da sempre i politici italiani si è rifatto vivo e quelli pugliesi non vogliono essere da meno: ecco che altri due deputati ex fittiani -Nuccio Altieri e Roberto Marti- ieri si sono uniti al leader del Carroccio, così dopo l’outing del consigliere regionale ex FI -Andrea Caroppo- e del consigliere comunale -Giuseppe Carrieri- la nuova Lega nazionale continua ad ingrossare le sue fila di esponenti meridionali. <<Abbiamo deciso di offrire la nostra visione politica non solo al nord ma a tutti i sessanta milioni di italiani, compresi chi nel sud ha avuto nel corso degli anni promesse mai mantenute>> ha spiegato Salvini durante la presentazione alla Camera delle ‘new entry’. Altieri invece ha chiarito subito le idee a quanti, per caso, si siano domandati il perché di questa adesione alla Lega:<<Il nostro obiettivo -ha annunciato- è superare la soglia della doppia cifra. Oggi c’è bisogno di buona amministrazione a Milano come a Bari. Noi lanciamo un messaggio chiaro alla Puglia, consapevoli di poter vincere questa sfida>> e Marti aggiunge: <<Vorrei ringraziare Salvini per rilanciare questa unione di intenti e questa prospettiva politica che lega il nord al sud. A questa Lega non più solo Nord ma nazionale noi crediamo molto e siamo pronti ad andare avanti>>. Sarebbe curioso spiegare agli elettori di quale “buona amministrazione” parlano dopo essere già stati abbondantemente in Parlamento senza aver concluso chissà quale rivoluzione positiva nella gestione della ‘cosa pubblica’.  Insomma la corsa per salire sul carrozzone dei vincitori, in barba a coerenza e idee, è aperta. Venghino Siori! Venghino! Il teatrino della politica è arrivato in città.

Maria Giovanna Depalma


Pubblicato il 9 Novembre 2017

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