Cronaca

Prostitute in pieno giorno a Punta Perotti, chi le nota?

Nel “Parco Perotti” regna il degrado: rifiuti e prostituzione anche in pieno giorno. Se ne sono accorti finalmente anche Luigi Cipriani e Maurizio Lisco, dirigenti del Movimento Politico “Riprendiamoci il Futuro”, pronti a denunciare ancora una volta lo stato di abbandono in cui regna questo pezzo di Città. Un luogo, bisogna dirlo, assai frequentato d’estate e, dunque, che tornerà al centro delle frequentazioni di tanti baresi nelle prossime due o tre settimane. Ma torniamo ai due del movimento politico ‘Riprendiamoci il Futuro’. <<Nel 2008 sul Lungomare di Bari venne inaugurato “Parco Perotti”, parco che doveva essere l’emblema della rinascita della nostra città, mentre oggi, “grazie” all’incuria e all’indifferenza della nostra amministrazione, esso è diventato il luogo della illegalità e della prostituzione!>>. Subito dopo la brevissima divagazione su quello che l’ex Sindaco Emiliano denominò il parco della legalità, con tanto di parate una decina d’anni or sono alla presenza di ‘Libera’ e don Ciotti, ma anche di centinaia di studenti e insegnanti provenienti da tutte le scuole cittadine, di ogni ordine e grado, i due rappresentanti del movimento civico si rivolgono all’attuale primo cittadino, Antonio Decaro. <<Caro Sindaco, lei si fa immortalare per l’apertura di nuovi parchi, mentre non fa niente di niente per rendere fruibili e sicuri i parchi già esistenti. A questo punto ci chiediamo -…e chiediamo – “a che serve inaugurare altri parchi, se poi non fate nulla per renderli fruibili e sicuri?>> E non basta, visto che nella denuncia c’è spazio anche per un altro caso di “squallore” umano. Ecco, s’è verificato per la precisione l’altro ieri pomeriggio come annotato minuziosamente da Cipriani e Lisco, intorno alle diciassette e trenta – ergo in pieno giorno – mentre all’interno del “Parco Perotti” erano presenti una dozzina di prostitute di colore e un numero indecifrato di energumeni, sempre di colore, che uscivano lesti dalle siepi. <<Ci chiediamo come è possibile che una zona in pieno centro cittadino sia diventata terra di nessuno? Per non parlare della manutenzione quasi inesistente tanto da ridurre il cosiddetto “parco” ad una vera e propria discarica a cielo aperto. C’era un signore con il figlio a bordo di una bicicletta e un nonno con il nipotino alle giostrine, i quali dopo pochi minuti, a causa dell’indecoroso spettacolo, sono stati costretti a scappare via…>>, raccontano ancora Gino Cipriani e Maurizio Lisco, anche loro non proprio sereni dopo aver assistito a fatti, purtroppo, di ordinaria follia nella Bari “della legalità” vagheggiata dal penultimo primo cittadino, attuale governatore, o “da cartolina”, sventolata ogni giorno dal suo successore, a Palazzo di Città. L’aspetto più tragicomico dei fatti fin qui narrati? Ebbene, a pochi metri di distanza dalle prostitute e dai loro protettori c’era un posto di blocco della Polizia Locale che, evidentemente, pensava ad “altro”. E cioè a <<…fare cassa>>. IL che, tradotto, significa che gli agenti municipali erano intenti sicuramente a redigere un verbale dopo l’altro, per divieto di sosta, nei pressi del parco ‘Punta Perotti’. Domande finali scontate: chi dovrebbe garantire la sicurezza della cittadinanza visto che la situazione è diventata insostenibile? Ma da chi siamo amministrati? Sulle riposte, forse, è il caso di stendere un velo pietoso. Almeno in questa sede…

 

 

Francesco De Martino


Pubblicato il 18 Maggio 2018

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio