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Prove di 4-3-3 per Camplone, con il rilancio di Defendi e Boateng

A soli due giorni dalla sfida contro lo Spezia mister Camplone farà il suo esordio sulla panchina biancorossa in trasferta contro i liguri anche loro con obiettivi ambiziosi per la stagione in corso. Venerdì sera si potranno assistere già dei correttivi sostanziali del nuovo tecnico, a partire dalla linea difensiva: Rada e Di Cesare al centro della difesa dovrebbe comporre la nuova coppia dei centrali, con i terzini che saranno i ‘confermatissimi’ Sabelli e Donkor. Il play basso quasi certamente sarà Porcari con Valiani ed uno tra Defendi e Romizi a giocarsi l’altra maglia disponibile. L’obiettivo senza troppi fronzoli è quello di ritornare a vincere e subito, perché le dirette inseguitrici corrono ed il distacco da chi precede il bari inizia ad appesantirsi. Occorrerà arrivare allo scontro diretto contro il Crotone con il minimo scarto possibile e non fallire più i match ball in casa, andando a giocare in trasferta per vincere senza sperare in regali o a difendersi. La strada intrapresa a livello tattico resterà quasi invariata almeno sulla carta, ma la mentalità sarà diversa, offensiva e spregiudicata con un gioco più accorto e pratico. “Ho visto tante individualità che delle volte hanno permesso di vincere le singole partite, ma poco collettività. Io voglio analizzarne le motivazioni perché questa squadra ha tutte le potenzialità per fare molto meglio”, sono state le parole di mister Camplone quando si è presentato, ed essendo uno che nel suo curriculum sempre dimostrato di ottimizzare al massimo il profitto sia in fase di gol fatti e subiti. Non a caso, il suo Perugia che vinse in Lega Pro ed anche l’anno scorso in cadetteria, ha incassato pochi gol. Gli esterni dovranno essere più pungenti e costanti soprattutto nel ricercare la profondità per l’inserimento della punta centrale o del centrocampista di turno. Sul fronte mercato, intanto il diesse Zamfir è altrettanto perseverante e sta cercando di piazzare il colpo anche per l’esterno di centrocampo. 

Marco Iusco


Pubblicato il 14 Gennaio 2016

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