Cultura e Spettacoli

Puglia, banane e cambiamento climatico

In un articolo di qualche tempo fa a proposito di stravolgimenti climatici dicevamo della possibilità che un giorno (oggi, per esempio) saremmo arrivati a raccogliere banane in Puglia. Una provocazione, un paradosso, si capisce. Eppure, dal 2003, un banano fruttifica regolarmente in viale Imperatore Adriano a Lecce (vedi immagine). La rigogliosa pianta si erge davanti ad un noto bar. Si sospetta che quel banano sia stato interrato dal gestore del locale forse allo scopo di dare un tocco esotico alla propria attività (vista anche la vicinanza di un negozio dove si vendono pesci tropicali…). E invece, addirittura le banane. Sarà vero che il proprietario, piuttosto geloso del proprio albero, ne utilizza i frutti per riservatissimi frullati?… Mettendo da parte il colore locale, salta agli occhi che, come nelle previsioni, inverni più miti ed estati più afose stanno agevolando una pianta che in Italia, fino ad ora, ha dato discreti risultati solo nella bassa Sicilia. Intanto sale nei nostri vivai la domanda di banani ornamentali, da giardino come da interno. Quanto ai primi, alcuni di questi cultivar, geneticamente modificati, sono particolarmente resistenti alle basse temperature ; i frutti, che restano piccoli e versi, non sono però commestibili. Tuttavia l’adozione in inverno di accortezze come l’avvolgere fusto e foglie in cannicciati e vari strati di velo in non-tessuto, può con un poco di fortuna e solo a sud dare vita a frutti gradevoli. Il banano d’interno, invece, deve per ovvie ragioni di spazio appartenere alla varietà nana. Richiede una quantità di accortezze tali che è già miracoloso se fiorisce ; inutile parlare di frutti. Gli ingegneri genetici sono però allo studio per selezionare una varietà di banano nano che si presti alla coltivazione in serra e con performance produttive vicine a quelle tropicali. Un miracolo che sembra alla portata della scienza, la quale in fatto di colture protette ha già realizzato cose sbalorditive. Piantagioni in serra di banane in Puglia, allora? La nostra terra si è dimostrata in più di una circostanza ben predisposta alle novità vegetali. Quarant’anni fa nessuno avrebbe scommesso una lira sul successo da noi di quella recente varietà di ulivo capace di fruttificare in capo a due anni, poco portata a svilupparsi e che presentando fronde contenute e ricchissime di drupe si presta alla comodità della raccolta meccanizzata. E invece sempre più ettari da San Severo ad Otranto si vanno riempiendo di questa felice innovazione botanica. E ancora : Il kiwi è frutto originario della Cina, eppure il maggior produttore mondiale è adesso l’Italia. Ben 1500 ettari di coltivazione sono in Puglia.

 

 

Italo Interesse


Pubblicato il 5 Ottobre 2017

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