Cultura e Spettacoli

Puglia e Pugliola, Pasqua fuori terra

Domani in tutta la Puglia sarà un bel muoversi di gente fra messe e processioni. C’era da aspettarselo. Una sorpresa invece è stata ritrovare lo stesso fermento in qualche modo ‘targato Puglia’ anche oltre i confini regionali. In Rete scoviamo che domani in località Gaglietole, frazione di Collazzone (PG), partendo dalla chiesa parrocchiale, i fedeli si recheranno in processione al Santuario della ‘Madonna del Puglia’. Diciamo subito che quel ‘del’ non è un refuso, né un errore dell’autorità ecclesiastica. Ci pare anche d’obbligo precisare che lo stesso Santuario è noto pure come ‘Madonna della Pugliola’. Che c’entra la Puglia? E’ presto detto : da quelle parti scorrono un torrente (il Puglia), che sfocia nel Tevere, e un corso d’acqua ancora più piccolo (il Pugliola) che affluisce nello stesso Puglia. Perché i due corsi d’acqua omaggino la nostra regione non è dato sapere ; tutto quello che ci è riuscito di raccogliere è che il torrente Puglia versa in gravi condizioni di degrado. E’ davvero insolito che la regione più povera di fiumi (la nostra) venga ricordata a cinquecento chilometri di distanza coi nomi di un torrente e di un torrentello. Destino curioso di una terra avvolta solo da acqua salata. Per una strana ‘simmetria’ la storia della marina italiana annovera due navi battezzate Puglia e Pugliola. La Torpediniera Puglia, varata nel 1898 svolse il suo servizio in Adriatico, dove al termine della Grande Guerra fu utilizzata come deterrente negli inquieti porti dalmati ; si trovò anche al centro degli incidenti di Spalato che nel 1920 culminarono nella morte del comandante Tommaso Gulli, grande amico di Gabriele D’Annunzio. Riclassificata come posamine nel 1921, due anni dopo la nave venne radiata senza però essere smantellata. Venne infatti donata al Vate il quale era intervenuto perché a “tanto cimelio” venisse risparmiata “l’onta della demolizione”.  Per omaggiare l’amico scomparso eroicamente nei disordini di Spalato, D’Annunzio inserì la prua della nave –  rivolta simbolicamente verso l’Adriatico – e gran parte delle sovrastrutture (castello, ponte, artiglierie) nel parco del Vittoriale degli Italiani. Il Pugliola invece fu un piroscafo italiano che negli anni della seconda guerra mondiale venne requisito dalla Regia Marina e trasformato in incrociatore ausiliario. Il suo relitto giace nelle acque di S. Caterina di Nardò a una dozzina di miglia dalla costa. La nave andò a fondo il 12 agosto 1943 in circostanze rimaste oscure ; se non fu silurata, incappò certamente in un campo minato). Ultima curiosità, Pugliola è anche il nome di una frazione di Lérici, comune della provincia di La Spezia.

 

Italo Interesse


Pubblicato il 30 Marzo 2013

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