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Puglia terza economia del Sud, rappresenta 19,4% del Pil del Mezzogiorno

A Bari il roadshow territoriale di The European House - Ambrosetti

 La Puglia è la terza Regione italiana, fra quelle del Sud, per dimensione economica:
rappresenta il 19,4% del Pil del Mezzogiorno, mentre il 53,4% delle esportazioni regionali dipende da settori ad alta tecnologia come aerospazio, farmaceutica, automotive e Ict. La Regione supera la media del Sud Italia nella dotazione di strade, porti e connettività: il porto di Bari è tra i primi venti nel Mediterraneo, mentre il capoluogo pugliese è quinto in Italia per numero di startup innovative, ospitando oltre la metà delle realtà pugliesi.
I dati sono stati presentati ieri a Bari in occasione della seconda tappa del roadshow territoriale di The European House – Ambrosetti “Verso Sud: La strategia europea per una nuova stagione geopolitica, economica e socio-culturale del Mediterraneo”. Presenti fra gli altri il presidente della Regione, Michele Emiliano, e Valerio De Molli, managing Partner e ceo di The European House – Ambrosetti. Fiore all’occhiello della Regione è il settore delle energie: la Puglia è prima in Italia per sviluppo dell’eolico – con il 25% circa della potenza installata – ed è la seconda, dopo la Lombardia, per potenza fotovoltaica installata.
La Regione Puglia è centrale anche per le rotte energetiche convenzionali: grazie al Trans atlantic pipeline (Tap), la Puglia è la porta di ingresso in Italia e in Europa del gas naturale. Nel 2022, il Tap ha garantito al continente 11,5 miliardi di metri cubi, di cui dieci miliardi destinati all’Italia (tre in più rispetto al 2021), facendo diventare la pipeline il secondo fornitore della Penisola dopo l’Algeria. Il Tap ha inoltre coperto il 15% dei consumi registrati dall’Italia nel 2022, mentre entro il 2027 è previsto il raddoppio della capacità di portata attraverso dieci miliardi di metri cubi aggiuntivi. Quanto ai fondi del Pnrr e del Pnc, alla Puglia sono stati destinati 4,8 miliardi, ovvero 1.215 euro pro capite.  Durante il roadshow è inoltre emerso che il valore aggiunto dell’economia pugliese nel 2021 è pari a 69,9 miliardi di euro e il tasso di occupazione è al 46,7%. La Regione è però terzultima per Pil pro capite (18.209 euro, un valore inferiore del 43% rispetto alla media nazionale) e terzultima per investimenti (2.899 euro pro capite). La Regione è infine quartultima per numero di imprese estere, che rappresentano solo il 3,1% del totale. “Il modello di crescita della Puglia, che ha saputo coniugare crescita industriale d’avanguardia e valorizzazione del territorio in ottica sostenibile, può rappresentare un modello di riferimento per molte altre Regioni del Mediterraneo, che con la Puglia condividono asset e specificità – commenta Valerio De Molli.
“Tramite modelli di collaborazione, interregionale e internazionale – conclude – la Regione può dunque essere traino per lo sviluppo dell’intera macroarea mediterranea”.


Pubblicato il 18 Marzo 2023

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